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lunedì 24 marzo 2025
 
COSTRUIRE PONTI
 

Saranno digitalizzati 2.500 manoscritti arabi dell'Ambrosiana

24/09/2021  Firmato un accordo fra la prestigiosa istituzione culturale milanese e la Sharjah Book Authority degli Emirati Arabi Uniti. Una collaborazione che promuove il dialogo e lo scambio fra culture.

Un accordo fra la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano e la Sharjah Book Authority degli Emirati Arabi Uniti porterà alla digitalizzazione di 2.500 rari manoscritti arabi  vecchi di almeno 450 anni. In base all’accordo, i manoscritti digitalizzati saranno resi disponibili per la prima volta attraverso la piattaforma digitale della Sharjah Public Library.

La collezione dei manoscritti arabi della Biblioteca Ambrosiana comprende tre fondi principali: Il Fondo Antico, costituito da 224 manoscritti arabi e cristiani, la maggior parte dei quali acquistati negli anni del cardinale Federico Borromeo – arcivescovo di Milano da 1595 – che spiccano per la loro bellezza e antichità; il Fondo Medio, con 134 manoscritti acquisiti durante il XX secolo; il Nuovo Fondo, formato da oltre 1600 codici Yemeniti, raccolti dal collezionista Giuseppe Caprotti, e in seguito entrati a far parte dei beni della Biblioteca Ambrosiana.

I manoscritti che saranno digitalizzati sono soprattutto trattati di storia, lingua, medicina, astronomia e geografia. Alcuni manoscritti contengono i detti (gli hadith) del profeta Maometto.

L’accordo è stato siglato nella Sala della Rosa (una delle sale storiche della Biblioteca fondata a Milano nel 1609 dal cardinale Federico Borromeo) da Lorenzo Ornaghi, Presidente della Congregazione dei Conservatori della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, e da Ahmed bin Rakkad Al Ameri, presidente della Sharjah Book Authority. Erano presenti anche monsignor Federico Gallo, direttore dell’Ambrosiana, e Omar Obaid Alshamsi, ambasciatore degli Emirati Arabi Uniti in Italia.

Nei loro interventi sia Ornaghi che Ahmed bin Rakkad Al Ameri hanno sottolineato lo spirito che anima questa collaborazione, cioè creare ponti fra i popoli  e le culture. L’emirato di Sharjah è da sempre attento a valorizzare la cultura. Capitale culturale del mondo arabo nel 1998, capitale della cultura islamica nel 2014, nel 2019 Sharjah è stata nominata capitale mondiale del libro con lo slogan “Open books, open minds” (apri i libri, apri le menti). Dal 1982, con il patrocinio del sceicco Sultan bin Muhammad Al-Qasimi si svolge a Sharjah una Fiera del libro considerata fra le più grandi al mondo. L’edizione del 2019 è stata visitata da oltre 2 milioni di persone, molti dei quali studenti.

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