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lunedì 12 maggio 2025
 
 

Sconfiggere il drago si può. Con le favole

09/07/2014  Sono i racconti, online sul sito storiefavolose.it, scritti dai bambini dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma e interpretati da attori professionisti e personaggi dello spettacolo. "Un modo", spiega il presidente Giuseppe Profiti, "per guardare in modo diverso l'Ospedale, luogo di cura, ma anche luogo di relazioni capaci di stimolare la creatività dei piccoli degenti"

Scriveva Chesterton che «le favole non dicono ai bambini che i draghi esistono. Perché i bambini lo sanno già. Le favole dicono ai bambini che i draghi possono essere sconfitti» (Enormi sciocchezze, 1909). A volte il drago da sconfiggere è una malattia, la sofferenza delle cure, un ricovero prolungato. All’Ospedale Bambino Gesù di Roma hanno sperimentato questa terapia basata sulla fantasia e l’immaginazione. Sono nate nove favole scritte da altrettanti piccoli pazienti: i primi sono Beatrice, Giulia, Isabella, Leonardo, Luca e Martina, Mattia, Sofia e Valentina.

Le loro “Storie favolose” sono recitate da attori e personaggi del mondo dello spettacolo. Gli interpreti delle prime otto storie – già online sul sito www.storiefavolose.it - sono Neri Marcorè, Cesare Bocci, Giorgio Pasotti, Anna Foglietta, Michela Andreozzi, Samantha de Grenet, Giulio Base e Thomas Trabacchi.

«Raccontare i bambini attraverso le favole – spiega Giuseppe Profiti, presidente del Bambino Gesù - è un modo per guardare in modo diverso l'Ospedale, luogo di cura, ma anche luogo di relazioni capaci di stimolare la creatività dei piccoli degenti. È quella che noi chiamiamo “terapia dell'accoglienza”, che si fa carico non solo della salute fisica del bambino ma anche del suo benessere psicologico ed emotivo».

«Una fiaba – conferma Carla Carlevaris, psicologa responsabile della ludoteca dell'Ospedale – può diventare contenitore delle proiezioni di paure e altre emozioni difficili da contattare e da nominare. Leggere, ascoltare o creare una storia, favorisce nel bambino importanti processi di crescita cognitiva ed emotiva. Identificandosi con i personaggi - continua l'esperta - il bambino può entrare alla scoperta del proprio mondo emotivo, riconoscerlo ed esprimerlo, e può scoprire schemi nuovi di risposta a situazioni difficili e di disagio come la malattia o un ricovero».

Il progetto Storie favolose andrà avanti nelle prossime settimane e nei prossimi mesi grazie alle adesioni di molti attori e professionisti dello spettacolo. Hanno già registrato le loro performance Luca Barbareschi, Matteo Bonini, Fausto Brizzi, Maria Grazia Cucinotta, Giulio Farnese, Beatrice Fazi, Enzo Garinei, Eleonora Ivone, Michele La Ginestra, Roberta Lanfranchi, Marco Liorni, Giuliana Lojodice, Giancarlo Magalli, Fabio Montrucchio, Carlotta Natoli, Francesco Pannofino, Greta Pierotti, Vittoria Puccini, Elena Sofia Ricci, Emilio Solfrizzi, Tiberio Timperi e Marta Zoffoli.

L’inizio di ogni storia è all’insegna del classico “C’era una volta”. Poi fanno capolino draghi buoni, maghi, bimbi senza amici… L’obiettivo è comune: tornare a sperare, a sorridere.    

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