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lunedì 07 ottobre 2024
 
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Scrivere con il cuore e raccontare il dramma delle migrazioni: dove l’Intelligenza artificiale non può arrivare

09/05/2024  Una delle questioni cruciali del mondo dell’informazione del nostro tempo è stata affrontata durante la Settimana della comunicazione a Catania da Luciano Regolo, condirettore di Famiglia Cristiana e Nello Scavo, inviato di Avvenire

Dell’intelligenza artificiale se ne può benissimo fare a meno, almeno per chi desidera comunicare e scrivere con il cuore. Se n’è discusso con un ampio e costruttivo dibattito al museo diocesano di Catania in occasione dell’edizione 2024 della Settimana della comunicazione. A dialogare su pro e contro dell’Intelligenza Artificiale nel mondo dell’informazione sono stati Luciano Regolo, condirettore di Famiglia Cristiana e Nello Scavo, inviato di Avvenire.

Partendo da esempi concreti che vanno dal dramma dei migranti che muoiono nel Mediterraneo alla guerra tra Israele e Palestina si ha la consapevolezza che qualsiasi algoritmo non può sostituire lo sguardo attento del giornalista che vive e osserva gli eventi e ancora una volta consuma le suole delle scarpe.

In questo senso le parole di Papa Francesco sono una guida. Il Pontefice lo ha ribadito con forza nel suo messaggio per la 58.ma giornata mondiale delle comunicazioni sociali, il 24 gennaio, in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. Come ha ricordato Luciano Regolo: «Il Papa ci dice che spetta all’uomo decidere se diventare cibo per gli algoritimi oppure nutrire di libertà il proprio cuore», il rischio è quello di «perdere la propria libertà», ha aggiunto il condirettore di Famiglia Cristiana.

Nello Scavo raccontando le sue recenti esperienze nei luoghi di frontiera tra l’Ucraina e la Russia aggiunge: «Se mi affido al navigatore per muovermi in una terra di conflitto posso trovarmi davanti i carrarmati, se invece mi affido a una persona del posto posso aggirarli con una scorciatoia o un percorso diverso».

L’Intelligenza Artificiale non va dunque demonizzata, ma capita anche nelle sue espressioni più negative che potrebbero portare a un appiattimento dell’informazione:  «a una superficialità delle notizie», il contrario di quanto richiede il buon giornalismo chiamato sempre ad approfondire.

Poco e nulla può l’Intelligenza Artificiale davanti al dramma umano di chi muore in mare. «A 10 anni dal naufragio del 3 ottobre 2013 Famiglia Cristiana ha organizzato un convegno a Lampedusa, Suor Ausilia, una suora salesiana che si è battuta per i diritti umani sull’isola ci ha mostrato storie e aspetti che l’Intelligenza Artificiale non potrà mai raccontarci. All’interno dell’hotspot dell’isola abbiamo incontrato giovani che da poco erano stati salvati, la gioia dei loro occhi non è replicabile», ha concluso Luciano Regolo.

 

 

 
 
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