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martedì 30 maggio 2023
 
 

La scuola italiana? Bocciata

17/09/2011  Secondo un'indagine di Comunicazione Perbene, gli studenti sono insoddisfatti dei professori, dei programmi e dei metodi di insegnamento. E chiedono più tecnologia in classe.

    La scuola italiana? Non arriva alla sufficienza. Mentre ritornano sui banchi di scula, gli studenti italiani danno il loro voto all'organizzazione scolastica. Il risultato, impietoso, è una sonora bocciatura: ben due studenti su tre la bollano come vecchia e antiquata; il 21% di loro la considera addirittura un luogo di "tortura"; il 56% lamenta i programmi troppo "antichi", il 52% i metodi di insegnamento "preistorici". A fotografare i giudizi del mondo studentesco è uno studio promosso dall'associazione no profit Comunicazione Perbene (www.comunicazioneperbene.it), realizzato su 1.500 giovani che frequentano la scuola media inferiore e superiore, con un'indagine attraverso blog, social network, forum e community on line specializzate sulla scuola. 

    Dallo studio emerge una generale insoddisfazione verso il mondo scolastico, tra professori giudicati poco competenti, materie noiose e poco stimolanti, aule e strutture sporche, trascurate, fatiscenti, con sedie scomode e colori deprimenti. Le critiche maggiori riguardano gli insegnanti, considerati troppo anziani (37%) e poco preparati (29%). C'è' chi non sopporta più i compiti in classe e le interrogazioni (54%), chi vorrebbe buttare via la mole di libri che spacca la schiena (53%).

    Se potessero cambiare qualcosa nella scuola, cosa vorrebbero? Prof più giovani e materie più attuali, certo. Ma soprattutto tecnologia: la maggior parte degli studenti, infatti, sogna di poter avere Internet in classe (51%), e studiare attraverso le applicazioni Ipad e Smartphone (71%). Un po' come già avviene al St.Colman's College di Cork, in Irlanda, dove a partire da quest'anno gli alunni possono scegliere se continuare gli studi con i libri cartacei tradizionali o con l'Ipad. Molti (47%) dichiarano addirittura che studierebbero e si impegnerebbero di più se potessero sfidare i loro compagni in classe sulle materie di studio con giochi interattivi.

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