Crescono nelle nostre scuole gli episodi di bullismo ma anche, semplicemente, gli episodi di scorrettezza- ad esempio i casi di assenza ingiustificata- che richiedono da parte del consiglio di classe provvedimenti disciplinari che possono arrivare fino alla sospensione. Forse è il caso di aggiustare la rotta per far sì che la punizione, ove necessaria, corrisponda a una effettiva presa di coscienza da parte degli studenti che si siano resi colpevoli di comportamenti sanzionabili, anche tenendo presente che sempre di minori si tratta.
E’ quello che deve aver pensato il Consiglio comunale di Modena che ha votato, a maggioranza, un ordine del giorno che sollecita un protocollo tra Comune, Ufficio scolastico ed associazioni di volontariato del territorio per organizzare insieme percorsi di recupero alternativi ai provvedimenti scolastici disciplinari per gli studenti delle superiori ed eventualmente anche di terza media. Insomma: molto meglio per i bulli un’attività socialmente utile a favore di chi è svantaggiato piuttosto che una “semplice” sospensione.
L’ordine del giorno, presentato dal Pd, propone in fondo di rendere sistematico e ancorato al territorio un orientamento già fatto proprio da alcuni consigli d’istituto evidenziando, nella premessa, il fenomeno crescente del bullismo contro cui «è sempre più necessario attivare percorsi di recupero per condurre i ragazzi a prendere coscienza dei comportamenti antisociali messi in atto, rafforzare il senso di responsabilità e ripristinare rapporti corretti all'interno della comunità».
Il percorso di rieducazione, che dovrebbe ovviamente coinvolgere in primo luogo la famiglia, attraverso questo protocollo d’intesa potrebbe trovare una rete di percorsi e di opportunità formative di cui le scuole modenesi potrebbero giovarsi.