Stop forzato in tutte le scuole della penisola: se gli italiani sono conspevoli dello sforzo a cui tutti sono chiamati per arginare l'epidemia, resta il disorientamente delle famiglie e degli studenti, che mai prima d'ora si erano trovati a vivere una simile esperienza. La scuola è la compagna di vita quotidiana di tutti, qualche volta al mattino gli alunni possono sbuffare, ma ritrovarsi a casa senza più i compagni, e le consuete attività apre un vuoto che può spiazzare. Si moltiplicano le inziative per fare comunque scuola a distanza, e anche i messaggi dei docenti ai loro studenti. Pubblichiamo la lettera aperta ai suoi ragazzi da parte di Assunta Morrone, dirigente dell'Istituto Comprensivo Statale di Mendicino (Cosenza), che da oggi sono costretti a casa.
Cari Bambini e cari Ragazzi,
mi piacerebbe raccontarvi una fiaba che vi permetta di essere sereni e tranquilli, in questo momento diverso, di cui stiamo facendo esperienza.Sono a scuola, come ogni giorno, e non mi piace non sentire le voci squillanti e i soliti rumori sopra la mia testa.
A farmi compagnia, oltre al personale in servizio, il nostro caro Omino del Caleidoscopio che sbuffa su un libro e ci rimanda addosso tanti cristalli caleidoscopici che abbiamo imparato ad amare.
Mentre oggi lo osservo e gli sorrido, capisco finalmente che vuole significare la parola SCUOLA e lo so, fuori da ogni retorica e da ogni forma di buonismo inutile.
È proprio vero!
LA SCUOLA SIETE VOI.
In trent’anni di lavoro nella scuola non mi era mai capitata una cosa del genere, non avevo mai avuto questa sensazione di vuoto.
E non vi dico questo per spaventarvi ma solo per farvi sentire quanto siete importanti per tutti noi.
Molti di voi avranno gioito nell’immediatezza della notizia che la scuola sarebbe stata chiusa per alcuni giorni, mentre i vostri genitori si stavano preoccupando di come organizzare la loro vita, tra il lavoro e il volervi accudire al meglio, lontano dalle preoccupazioni e dai pericoli della vita di ogni giorno.
In tanti stamane starete dormendo di più, starete giocando al vostro gioco preferito, vi starete sentendo nei vostri gruppi sui social, a qualcuno starà venendo il magone perché un pochino la scuola gli manca già.
Noi siamo comunque connessi con tutti voi e, seppure non possiamo promettervi che tutto sarà come prima, stiamo provando a capire come mantenere i legami.
Stare a scuola è un’esperienza imparagonabile.
Nessuna didattica a distanza potrà mai compensare le attività didattiche nelle sezioni e nelle classi, ma proviamo lo stesso a farvi sentire che ci siamo, attraverso i materiali didattici che i vostri docenti stanno approntando e che saranno resi disponibili attraverso il web. Scoprirete presto che non è la stessa cosa.
Ma ci auguriamo che duri il meno possibile.
Si capisce quanto è importante la relazione a scuola quando ti manca, quando qualcosa ti impedisce di metterla in pratica.
Mi viene voglia davvero di una fiaba leggera, una di quelle che amavo da bambina…
C’era una volta…
… in realtà mi piacerebbe che ci fosse adesso, ci vorrebbe una fatina dolce e gentile, con ali e bacchetta magica, capace di volare in giro per le aule e riprendere il filo dei nostri incontri, dare un tocco di bacchetta e fare sparire preoccupazioni e incertezze.
Ho sempre immaginato che le fiabe possano fare davvero magie.
E allora, dato che non posso avere quella bacchetta magica, provo solo a dirvi cosa potete fare tra un momento e l’altro: seguite i vostri interessi, i consigli dei docenti, portate a termine qualche compito e poi… provate a leggere, leggete il più possibile, fate un giro nei mondi che gli scrittori vi regalano tra le pagine dei loro libri.
Ho il desiderio di vedervi presto.
Il vostro dirigente scolastico