Da vent’anni impegnata nel settore educativo, Pepita Onlus è una cooperativa sociale che mette in campo l’esperienza di specialisti vari, quali educatori, psicologi, formatori, pedagogisti, assistenti sociali ed esperti di comunicazione, per offrire ai ragazzi un percorso formativo scolastico ed extrascolastico che valorizzi i vissuti personali di ciascuno attraverso un metodo dinamico. L’obiettivo principale della Onlus è quella di fornire ai ragazzi in età scolare gli strumenti per muoversi nel mondo con consapevolezza, integrità, sicurezza di sé e conoscenza dell’ambiente circostante. Per fare questo, organizza corsi, seminari, incontri di formazione per genitori, docenti e personale ATA in modo tale da estendere l’esperienza anche al contesto evolutivo dei ragazzi, fornendo anche le competenze necessarie ad affrontare i disagi giovanili. Pepita Onlus infatti si occupa anche di ricerca, cura e prevenzione di tutte quelle dinamiche che comportano situazioni potenzialmente pericolose per il benessere psicofisico dei ragazzi: bullismo (in ogni sua forma), cybersicurezza, dipendenze (da internet, da sostanza, da gioco d’azzardo, da cibo e altre dipendenze patologiche), violenza di genere. Nel corso degli ultimi anni, Pepita Onlus ha formato e sensibilizzato 12.000 persone su queste tematiche.
In questo periodo, coincidente con la dichiarazione dei redditi e quindi con la conseguente scelta della destinazione del 5x1000, Pepita Onlus invita i cittadini a una presa di posizione consapevole: destinare quel fondo ai disturbi dell’apprendimento (codice fiscale 05968300961). La campagna 2023, intitolata emblematicamente “Scusate il disturbo”, richiama l’attenzione infatti su quei “disagi” che almeno il 5% degli studenti vive quotidianamente, che spaziano dalla dislessia, alla discalculia, la disgrafia e la disortografia. La campagna non vuole soltanto proporre delle attività extrascolastiche, dei corsi di sostegno volti alla riparazione didattica, quanto piuttosto fornire un supporto motivazionale e un percorso emotivo che accompagni i ragazzi attraverso le vicissitudini tipiche della giovane età. «Il primo obiettivo» spiega il Presidente di Pepita Onlus, Ivano Zoppi «è certamente quello di trasferire competenze, ma anche di formare quegli anticorpi del cuore fondamentali per il futuro di questi ragazzi, spesso vittime di discriminazioni e solitudini. L’impegno è garantire nel tempo una piena autonomia, non solo nell’apprendimento, ma anche in termini di impatto psicologico e di sicurezza dei propri mezzi, che spesso per i Dsa sono anche superiori alla media»