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Se Cristo è l’unico mediatore perché invocare Maria e i santi?

12/08/2021  Il teologo Robert Cheaib ce lo spiega ben chiaro: i santi non sono concorrenti di Cristo, non si aggiungono a Cristo, ma si uniscono a Lui

Nelle due rubriche precedenti, ho abbordato l’argomento della preghiera ai defunti e, quindi, ai santi. Naturalmente, l’argomento comporta una questione ricorrente che mi sembra molto opportuno affrontare intorno alla festa dell’Assunzione di Maria in cielo in corpo e anima. No, non tratterò questa volta di questo dogma cattolico, ma proprio del luogo dei santi, specie di Maria, verso la quale i cattolici, ma anche gli ortodossi, nutrono una grande devozione. Per essere sintetico, formulerei la domanda così: l’intercessione dei santi non va contro il dato biblico dell’unica mediazione di Cristo? Questa obiezione la sento spesso – e purtroppo con una certa aggressività – da cristiani che accusano i cattolici e gli ortodossi di non mettere al centro Gesù, di relativizzare la sua mediazione.

La prima cosa che dico – e parlo per entrambi le grandi confessioni apostoliche: per noi, come per tutte le altre confessioni, non vi è nessun mediatore tra Dio e l’uomo se non Gesù Cristo (cfr. 1Timoteo 2,15). Ciò detto, come cattolici, noi non vediamo i santi come concorrenti di Cristo, né come complementari della mediazione di Cristo come se questa fosse insufficiente.

La logica che usiamo non è quella matematica del calcolo, né quella giuridica della sostituzione. La nostra logica è teologica, è mistica: i santi non si aggiungono a Cristo, ma si uniscono a Lui. Non sono mediatori verso il Mediatore per eccellenza (sarebbe un non senso), ma sono santi che vivono in Cristo e Cristo vive in loro. La gloria e la grazia di Cristo li ha talmente colmati che non sono più loro che vivono, ma Cristo vive in loro. I santi non sono accanto a Cristo, ma una sola carne con Lui. E come, in questa vita, possiamo pregare gli uni per gli altri, a maggior ragione nella pienezza, quando i santi vivono di Dio e in Dio, intercedono per noi.

La logica del cielo non è quella della concorrenza commerciale, ma della convergenza dei cuori nella comunione che solo in Dio trova la sua pienezza. Non c’è nessun mediatore tra Dio e l’uomo se non l’uomo Gesù Cristo, allora, ma Gesù ci ha chiamati ad essere in lui, a entrare nella sua preghiera e nella sua vita e i santi sono appunti quelli che ormai vivono del Santo. Sono la famiglia di Dio che Cristo è venuto a istituire già da questa terra e che trova il suo compimento nell’eternità.

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