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Benedetto XVI, la gioia della fede

16/03/2012  Visita in Messico e a Cuba alla vigilia degli 85 anni: in occasione del suo compleanno, i lettori potranno inviare messaggi di affetto con la nostra iniziativa "Fai gli auguri al Papa".

Per una serie di ricorrenze e appuntamenti, questo è un anno davvero singolare per la Chiesa. Ma lo è, in particolare, per Benedetto XVI che, il 16 aprile prossimo, compirà 85 anni. Pur diradando qualche incontro pubblico, per non sovraffaticarsi e pur muovendosi, all’interno della basilica di San Pietro, su una predellina mobile, il Papa continua il suo alto magistero. Con fermezza e lucidità. Per affermare il Vangelo e la parola di Dio. Ma anche per indicare al mondo sentieri di verità, carità e giustizia.

Alla vigilia del suo compleanno, dal 23 al 29 marzo prossimi, Benedetto XVI si appresta a intraprendere uno dei due viaggi internazionali finora previsti per il 2012. Dopo una breve tappa in Messico, si recherà a Cuba, nell’isola caraibica a guida comunista che, negli ultimi tempi, ha dato segnali di cambiamenti e aperture alla democrazia. Presso la sede del Governo incontrerà il leader maximo Fidel Castro che, di recente, pare si sia riavvicinato alla fede cattolica.

È la seconda visita di un Papa a Cuba, dopo quella di Giovanni Paolo II nel 1998, servita a normalizzare i rapporti tra la Chiesa cattolica e le autorità cubane, dopo 40 anni di rapporti tesi e problematici. Il viaggio di Benedetto XVI a Cuba (la seconda volta in America latina, dopo il Brasile nel 2010) coincide con i festeggiamenti per i 400 anni dell’apparizione della Vergine della Carità del Cobre, patrona dell’isola.

Ma è, soprattutto, la seconda parte del 2012 che vedrà la Chiesa impegnata in tre grandi appuntamenti: l’Anno della fede, i cinquant’anni del Vaticano II e il Sinodo dei vescovi sulla nuova evangelizzazione. «Il nocciolo della crisi della Chiesa in Europa è la crisi della fede», ha più volte ricordato Benedetto XVI. «Se a essa non troviamo una risposta, se la fede non riprende vitalità, diventando una profonda convinzione e una forza reale grazie all’incontro con Gesù Cristo, tutte le altre riforme rimarranno inefficaci».

Contro questa “stanchezza del credere”, Benedetto XVI ha speso il suo alto magistero e la sua esperienza di grande teologo, perché i cristiani possano riscoprire la gioia della fede, in una società sempre più individualista e secolarizzata, che vuole estromettere Dio dal proprio orizzonte. Ma un mondo senza Dio non sarà certo un mondo migliore.

Mentre ci prepariamo a vivere l’Anno della fede, assieme alla grande famiglia dei lettori vogliamo stringerci attorno al Papa per manifestargli tutto il nostro affetto, in occasione del suo compleanno. Una vicinanza particolare, soprattutto in questi tempi, in cui egli è fatto oggetto di attacchi e ostilità da parte di chi vorrebbe minarne l’autorevolezza morale, per dare campo libero a un mondo senza regole.

I vostri auguri, cari lettori, li consegneremo direttamente al Papa, alla vigilia del suo compleanno. Ricorrenza che celebreremo anche con una piacevole “sorpresa”, che ci aiuterà ad approfondire i contenuti della fede. E a testimoniare la gioia di credere.

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