MARIO T. - Se lei è cattolica e lui ateo è valido il loro matrimonio? Dove vanno a finire tutti gli obblighi del sacramento cristiano?
Dal tono della lettera sembra di poter dedurre che il futuro sposo sia un ateo di fatto, ma battezzato. Se uno dei due non fosse battezzato la faccenda diventerebbe più complessa sia dal punto di vista teologico che esistenziale, sebbene sia possibile un particolare rito liturgico in chiesa. Se i due sono entrambi battezzati il matrimonio sacramentale è certamente valido, non tanto per ragioni canoniche (cfr. can. 1055 § 2), quanto piuttosto per il fatto che il Battesimo è un impegno al quale Dio non viene mai meno e il sacramento può diventare pienamente efficace appena il cuore del battezzato risponde alla grazia già offerta in anticipo (cfr. Catechismo, 698 e 1121). Gli obblighi fondamentali di un autentico matrimonio coincidono sia per i cristiani che per quelli che non lo sono. Gli impegni etico- religiosi che provengono propriamente dall’ideale evangelico potranno invece trovare qualche difficoltà. Tuttavia, dove c’è l’amore vero, cioè quell’attenzione reciproca che cerca veramente il bene dell’altro, si potrà sempre trovare una soluzione che si rifaccia al principio evangelico: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato» (Mc 2, 27).