E’ un disturbo di cui soffrono circa 10 milioni di italiani e può avere diverse cause tra cui ansia, stress, gravidanza, sindrome del colon irritabile, ma anche uno stile di vita sedentario. Quest’ultimo, in particolare, è potenzialmente causa di diversi problemi e svolgere attività fisica è una raccomandazione a cui nessuno dovrebbe sottrarsi: infatti, non solo accelera il metabolismo e mantiene il fisico in forma, ma migliora anche la salute dell’apparato intestinale.
L’intestino pigro è un fastidio, a volte sottovalutato, che colpisce più spesso di quello che immaginiamo ed è anche una conseguenza di un’alimentazione troppo ricca di proteine, grassi e carboidrati ma povera di fibre, ragion per cui queste ultime non dovrebbero mai mancare in una dieta equilibrata. Le fibre mantengono pulito l’intestino e stimolano il movimento della parte finale dell’apparato digerente, quello cioè che, se va in “tilt”, provoca gonfiore, pesantezza, stitichezza, alito cattivo e dolori, ovvero i sintomi tipici di questa patologia.
In particolare, la stipsi può presentarsi in tre forme: cronica, acuta oppure occasionale. È cronica, quando si presenta in maniera continuativa (mesi o addirittura anni); acuta, nel caso di situazioni temporanee; occasionale, quando si manifesta in un momento particolarmente stressante, durante viaggi o cambiamenti climatici.
Non tutti lo sanno, ma anche i farmaci possono causare la stipsi. Analgesici, antidepressivi, antiacidi e anestetici contengono principi attivi che riducono la mobilità intestinale. Anche i diuretici rientrano nella lista nera, in quanto abbassando il livello dei liquidi, e così creano difficoltà nell’andare in bagno regolarmente.
Per stimolare e mantenere una buona attività intestinale, non si dovrebbe dimenticare di bere almeno due litri di acqua al giorno, così da coadiuvare l’effetto delle già citate fibre che andrebbero assunte nella quantità di circa 20-30 grammi al giorno. Tra i cibi che ne sono più ricchi, ricordiamo cereali integrali, verdura e fagioli.
È bene, però, fare attenzione con la loro assunzione e iniziare con piccole quantità, in modo da dare all’intestino il tempo di riabituarsi senza dar luogo a fastidiosi gonfiori addominali.
Anche i bambini possono soffrire di intestino pigro. In questi casi, il genitore può ricorrere, dietro consiglio del pediatra, a uno zucchero artificiale chiamato lattulosio o al malto in polvere: le particolari molecole in essi contenute trattengono i liquidi con la conseguenza di ammorbidire le feci e risolvere così il problema. Per quanto, invece, riguarda gli adulti, in alternativa ai cibi, esistono in commercio diversi integratori, lassativi e farmaci antispastici ma, il più delle volte, basterebbe semplicemente cambiare le proprie abitudini a tavola per rimettere in moto l’intestino. La dieta mediterranea, infatti, offre tutto quello di cui il nostro organismo ha bisogno per mantenersi in buona salute: in particolare frutta, verdura, legumi, cereali e olio extravergine d’oliva sono nutrienti preziosi per la regolarità intestinale.
Tuttavia, non si deve pensare che basti una soluzione “fai da te”, perché non tutte le persone soffrono della medesima tipologia di disturbo. Non di rado, infatti, l’imbarazzo frena chi soffre di stipsi e lo trattiene dal rivolgersi al proprio medico di fiducia; un grave errore, in quanto proprio il dialogo col dottore può aiutare il paziente a capire di che cosa soffre esattamente e quale sia la strada giusta per guarire