Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
martedì 22 aprile 2025
 
Il ricordo
 

«Servire i più deboli non è moralismo ma una scelta politica»

31/08/2014  Due anni fa moriva il cardinale Martini, dal 1979 al 2002 alla guida della Diocesi ambrosiana. In uno dei suoi ultimi discorsi esortava la città di Milano a non chiudersi in se stessa. Messa di suffragio in Duomo celebrata dall'arcivescovo Scola mentre la Fondazione a lui intitolata pubblica un ebook a firma di mons. Bruno Forte, "Fedele alla storia, fedele all’Eterno"

Il segno profetico e di speranza lasciato alla coscienza della città di Milano, e non solo, dal cardinale Martini lo si è visto in occasione della sua morte, il 31 agosto del 2012, con il grande affetto tributatogli da credenti e laici durante i giorni dell'addio nel Duomo di Milano. Un affetto che continua anche oggi attraverso l'incessante pellegrinaggio quotidiano sulla sua tomba.
Il secondo anniversario della scomparsa del cardinale Martini, che guidò la diocesi ambrosiana dal 1979 al 2002, coincide anche con i 70 anni del suo ingresso nella Compagnia di Gesù, quando aveva poco più di 17 anni e aveva appena conseguito la maturità da privatista al liceo D'Azeglio di Torino. Per ricordare la sua figura, il cardinale Angelo Scola ha celebrato una Messa di suffragio durante la quale indossava la mitra e il pastorale che Martini utilizzava e che volle lasciare in dono proprio al Duomo.

«Il suo insegnamento, riletto ora», spiegò Scola un anno fa, nel primo anniversario della morte del predecessore sulla cattedra di Ambrogio, «esprime bene il centro della sua personalità, della sua testimonianza, della sua azione pastorale, della sua passione civile, dell’indomito tentativo di indagare gli interrogativi brucianti dell’uomo di oggi. Per questo la ricca complessità della sua persona e del suo insegnamento continuano a interrogare uomini e donne di ogni condizione».

Significativo, e di straordinaria attualità, anche il suo Discorso del 2002, uno degli ultimi, al Comune di Milano durante il quale invitava a porsi dalla parte dei più deboli non per un afflato moralistico ma per una precisa scelta politica: «È inutile illudersi», spiegò il cardinale, «la storia insegna che quasi mai è stato il pane ad andare verso i poveri ma i poveri ad andare dove c’è il pane. “Scegliersi l’ospite è un avvilire l’ospitalità”, diceva Sant’Ambrogio […]. Il magnanimo ospitante non teme il diverso, perché è forte della propria identità. Il vero problema è che le nostre città, al di là delle accelerazioni indotte da fatti contingenti, non sono più sicure della propria identità e del proprio ruolo umanizzatore, e scambiano questa loro insicurezza di fondo con un’insicurezza di importazione».
E proseguiva: «E invece il tarlo è già in esse; ed è qui che lo si deve combattere con lucidità, vedendo la città come opportunità e non solo come difficoltà […]. Parrebbe a volte che la città abbia paura dei più deboli e che la politica urbana tenda a ricercare la tranquillità mediante la tutela della potenza. Non è la lezione di Ambrogio, per il quale la politica è eminentemente a servizio dei più deboli. Questo non è un invito vagamente moralistico, ma ha efficacia politica».

Ecco perché attorno alla figura di Martini fioriscono testimonianze e iniziative di studio, riflessione e preghiera. La Fondazione a lui dedicata - nata per iniziativa della Provincia d’Italia della Compagnia di Gesù con la partecipazione dell'Arcidiocesi di Milano - propone un ebook gratuito con un ritratto a firma di monsignor Bruno Forte, dal titolo Fedele alla storia, fedele all’Eterno, e un articolo di Matteo Crimella intitolato Comunicare il Vangelo: il respiro di Carlo Maria Martini.
I contributi sono scaricabili gratuitamente dai siti www.fondazionecarlomariamartini.it e www.aggiornamentisociali.it.

Inoltre, è stata resa nota la Giuria del premio “Carlo Maria Martini International Award” giunto alla II edizione. Si tratta di Gianantonio Borgonovo, Ferruccio De Bortoli, Pietro Bovati SJ, Lucia Capuzzi, Jean-Paul Hernandez, Giuseppe Laras, Vittoria Prisciandaro, Pierangelo Sequeri (presidente), Roberto Vignolo, Virginio Pontiggia (segretario). Tre le novità della seconda edizione l’ampliamento della dimensione internazionale (con l’ammissione di quattro lingue: italiano, francese, inglese e spagnolo), l’introduzione di una terza sezione dedicata a esperienze e progetti pastorali, la scelta di riservare il premio a opere inedite.

Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
I vostri commenti
2

Stai visualizzando  dei 2 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo