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venerdì 04 ottobre 2024
 
Aiuto ai più fragili
 

Servizi di assistenza a distanza per i malati di Sla e Parkinson

12/03/2020  Le restrizioni per arginare il contagio da Coronavirus vanno a impattare sui servizi domiciliari per persone affette da gravi malattie invalidanti. Ci si attrezza per non far mancare loro assistenza anche se da remoto

Ci sono tante persone che soffrono di patologie croniche molto gravi che in questa paralisi rischiano di rimanere senza assistenza. Per esempio sono oltre 6.000 in Italia le  persone con SLA, spesso costrette alla totale immobilità e molto vulnerabili. AISLA, Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, presente in tutto il territorio nazionale con 300 volontari, ha messo in campo diversi strumenti e iniziative a sostegno dei pazienti e delle loro famiglie. È attivo il Centro d’ascolto (02/66982114 e centroascolto@aisla.it), il numero a cui rispondono gratuitamente gli esperti dell’associazione (medici, psicologici, infermieri,…); è stata attivata una piattaforma per le videoconferenze per mettere in contatto volontari, medici e persone con SLA. Questa piattaforma è utilizzata per esempio, per mantenere attivo a distanza il servizio di consulenza psicologica, che Aisla offre gratuitamente ai pazienti, e per portare avanti riunioni e corsi di formazione destinati a medici e volontari (info@aisla.it). Questi strumenti consentono all’associazione di rimanere vicino alle persone con SLA in un periodo in cui, per proteggerle dal rischio del contagio da coronavirus, ha sospeso le attività che prevedono accessi domiciliari, gli incontri tra volontari e famiglie (“gruppi di aiuto”), le attività formative che implicano un assembramento di persone, oltre che il servizio di trasporto dei malati sui mezzi dell’associazione. I volontari di Aisla rimangono a disposizione al telefono, nelle “videochat” e per portare spesa e medicinali fino all’ingresso delle abitazioni delle persone con SLA. Massimo Mauro, presidente di AISLA, osserva: “Dobbiamo rispettare le regole per limitare il contagio ma allo stesso tempo rimanere uniti, non fermarci e continuare ad aiutare le persone che hanno bisogno. I malati di SLA sono per loro natura fragili, ma anche resilienti e abituati ad adattarsi e a reagire a difficoltà enormi. Proprio dal loro esempio abbiamo preso spunto per riorganizzare l’attività della nostra associazione e continuare a garantire un sostegno alle famiglie in questo momento di difficoltà”.

Altra patologia invalidante che rende le persone particolarmente fragili è il Parkinson, i dati ufficiali parlano di 260.000 malati. Confederazione parkinson italia e Parkinsoncare hanno dato vita alla teleassistenza infermieristica gratuita fino al 12  giugno per il momento per i pazienti delle regioni più colpite dal coronavirus, Piemonte, Lombardia, vento ed Emilia -Romagna, ma si sta studiando se estenderlo. Il progetto da un lato supporta le persone malate affiancandole nella gestione infermieristica dei sintomi e vigilando sull’aderenza alla terapia e, dall’altro, fornisce ai medici curanti un monitoraggio regolare delle loro condizioni cliniche e un servizio di allerta per l’attivazione degli interventi medici necessari. Per ricevere assistenza basterà chiamare il numero fisso 02 2107 9997 o inviare una mail a info@parkinsoncare.com. Il servizio sarà attivo ogni giorno dalle 9.00 alle 18.00 da lunedì a venerdì. In ragione dell’elevato numero di persone potenzialmente interessate, il team di infermieri e neurologi di ParkinsonCare provvederà a dare priorità agli accessi in funzione del livello di urgenza e complessità dei diversi interventi, in coordinamento ove possibile con i medici curanti. A questo si aggiunge che anche neurologi e medici di medicina generale potranno selezionare tra i loro assistiti coloro che ritengono più bisognosi del servizio, segnalando l’iniziativa ai loro pazienti.
 

 
 
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