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lunedì 14 ottobre 2024
 
Tagli sulla promozione della pace
 

Servizio civile: altro passo indietro del Governo

22/11/2014  Servizio civile universale? Centomila giovani nel 2017? Agli impegni sbandierati dal Governo non seguono i fatti: la legge di stabilità invece taglia 40 milioni di euro rispetto al 2014. 1.500 giovani già inseriti nelle graduatorie per il 2014-2015 potrebbero rimanere esclusi.

Altro che servizio civile universale con 100.000 giovani nel 2017. Se andiamo avanti di questo passo i numeri saranno appena sufficienti per la sopravvivenza. Recentemente la Cnesc (Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile) ha denunciato una scoperta che lascia l'amaro in bocca.

Non solo non c'è traccia degli annunciati aumenti al fondo per il Servizio Civile, ma, al contrario, il Governo ha ulteriormente ridotto le risorse: 8 milioni in meno rispetto a quanto previsto con l'ultima legge di stabilità per il 2015 e ben 40 milioni in meno rispetto allo stanziamento per il 2014.

Un taglio del 37% che rischia di avere conseguenze gravi: 1.500 giovani già inseriti nelle graduatorie per il 2014-2015 potrebbero rimanere esclusi.   Sono tante le realtà del terzo settore a esprimere preoccupazione e rammarico per quanto sta accadendo. Tra queste c'è la Federazione Scs-Cnos Salesiani per il Sociale, che da sempre promuove il Servizio Civile come palestra etica di cittadinanza. «Da un lato si proclama e dall’altro, con i fatti, si smentisce», afferma don Giovanni d'Andrea, presidente Scs-Cnos e referente nazionale Servizio Civile per i Salesiani. «Il Governo vara la legge di stabilità e stabilisce un fondo insufficiente, ma è lo stesso Governo che ha annunciato con proclami e inni di puntare a 100.000 giovani».

Coi 65 milioni attualmente disponibili per il 2015 qualunque speranza sul Servizio Civile Universale non può che naufragare, riducendosi a mera illusione. Per questo un gruppo di parlamentari, di vari orientamenti politici, ha presentato un emendamento che chiede di rifinanziare il fondo arrivando ad almeno 200 milioni annui.

«Ma come si può presentare un emendamento per reperire altri fondi quando già in partenza la legge di stabilità li ha esclusi?», si domanda don Giovanni D'Andrea. Evidentemente servirebbero interventi strutturali e soprattutto servirebbe coerenza: «Garantire ogni anno il Servizio Civile per 40, 50 mila giovani, come accadeva negli “anni d'oro” del 2006-2007 sarebbe già da parte del Governo un passo prezioso e concreto, sicuramente preferibile ai grandi proclami che finiscono per illudere tutti».

La federazioni Scs-Cnos è comunque fiduciosa nel dialogo con le forze politiche e, insieme all'intera Cnesc, ha avviato un confronto col Governo: «Ci attendiamo che sostenga l’emendamento per coerenza, facendo scelte per i giovani, per la giustizia e solidarietà sociale, per la promozione della pace».

E le ultime dichiarazioni del sottosegretario al Lavoro Luigi Bobba, che ha la delega per il Servizio Civile, sembrano aprire qualche spiraglio: «Recupereremo il taglio al fondo nazionale e vedremo di trovare delle risorse aggiuntive in modo da far sì che nel 2015 si possa stare sull’obiettivo di 40-45 mila avvii», ha detto Bobba all'agenzia di stampa Redattore Sociale, confermando l'obiettivo di 100 mila giovani coinvolti nel 2017 e ricordando l'impegno di vari ministeri in alcuni percorsi “paralleli”, come i bandi volontari del progetto Garanzia Giovani.

I salesiani intanto continuano il loro impegno per difendere un'istituzione il cui valore va ben al di là dei numeri: «È utile richiamarsi direttamente alla figura di don Bosco», dice in conclusione don Giovanni D'Andrea. «Il nostro fondatore sognava un modello educativo che aiutasse i giovani a diventare “buoni cristiani e onesti cittadini”. Lavorando sulla cura della persona, sull'altruismo e su una concreta cultura della cittadinanza attiva, il Servizio Civile si è rivelato un ottimo strumento». 

 
 
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