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mercoledì 09 ottobre 2024
 
 

Servizio Civile delle Regioni, bandi aperti fino all’8 febbraio

03/02/2016  Il Governo cerca 2.938 volontari da impiegare in progetti di Servizio Civile Nazionale nelle Regioni. Nel 2015 coinvolti quasi 50.000 giovani, l’obiettivo per il prossimo biennio è raggiungere oltre 100.000 giovani. Nasce l’idea di un Erasmus del Servizio Civile.

All’interno del progetto “Garanzia Giovani”, Piano europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile, sono stati resi pubblici da parte del Ministero del Lavoro, i bandi per la selezione di volontari da impiegare in progetti di Servizio Civile Nazionale nelle Regioni che hanno inserito la misura Servizio civile nazionale nel loro Piano di attuazione di Garanzia Giovani.

I posti complessivamente disponibili sono 2.938, di cui 449 nella Regione Calabria; 964 in Campania; 128 nella Regione Lazio; 585 in Puglia; 780 in Sicilia e 32 in Umbria. La durata del servizio civile è di 12 mesi. Ai volontari spetta un assegno mensile di 433,80 euro. La domanda di partecipazione, che deve essere presentata previa sottoscrizione del Patto di servizio con i Servizi per l’Impiego, dev’essere indirizzata direttamente all’ente che realizza il progetto prescelto e deve pervenire non oltre le ore 14 dell’8 febbraio 2016 (info al sito: www.serviziocivile.gov.it).

Il Governo ha inserito il Servizio Civile Nazionale tra le azioni significative per migliaia di giovani per una esperienza di cittadinanza attiva, di solidarietà e di inclusione sociale. Anche nel 2016 le risorse economiche stanziate consentiranno l’esperienza di Servizio Civile Nazionale in Italia e all’estero a oltre 38.000 giovani.


Verso un "Erasmus" del Servizio Civile

Il sottosegretario con delega al Servizio Civile Luigi Bobba mette in evidenza che «vi è un profilo nuovo del Servizio Civile con due caratteristiche. La prima è quella quantitativa che ha consentito di triplicare l’offerta fatta ai giovani italiani passando da 15.000 giovani coinvolti nel 2014 ai quasi 50.000 del 2015. La seconda è quella qualitativa: vi è stata un’offerta nuova oltre a quella ministeriale resa possibile dal progetto Garanzia Giovani che ha permesso a 9.000 ragazzi e ragazze di essere ingaggiati all’interno del progetto. A questa iniziativa sono stati aggiunti alcuni bandi speciali quali quelli dell’Expo (100 giovani) o del Giubileo (750 giovani)».

«L’obiettivo per il 2016», precisa il sottosegretario, «è da un lato la volontà di mantenere alto il livello numerico dei giovani coinvolti in prospettiva anche del Servizio Civile universale contenuto nella norma di riforma della legge delega del Terzo settore; dall’altro vi è il tentativo di diversificare le fonti di finanziamento aprendo anche un ragionamento sulle fondazioni bancarie e, contestualmente, innestando forme di Servizio Civile in settori non tradizionali. Il nostro obiettivo è raggiungere, nel 2017, il numero di 100.000 giovani».

«Il Servizio Civile Nazionale», continua Bobba, «è stato individuato come uno degli strumenti attraverso cui rafforzare e rendere maggiormente concreto l’intervento dello Stato, con il coinvolgimento diretto delle associazioni operanti sul territorio e i giovani volontari impegnati in questa esperienza di inclusione sociale. Un servizio Civile che deve guardare anche all’Europa. In questo senso, pur tenendo conto della diversità di ogni singolo Stato, vorremmo puntare sull’idea di una sorta di Erasmus del Servizio Civile in cui i giovani possano fare le loro esperienza anche in Stati diversi da quello di appartenenza».


Un gruppo di ragazzi in Servizio civile.
Un gruppo di ragazzi in Servizio civile.

L'identikit dei ragazzi che hanno aderito al Progetto Garanzia Giovani

  

Il Progetto Garanzia Giovani, continua a crescere in termini numerici. Al 14 gennaio 2016, i giovani presi in carico sono 580.714 (il 73% dei giovani registrati). Tra questi, sono 257.806 quelli cui è stata proposta almeno una misura attiva del programma. Il numero degli utenti complessivamente registrati presso i punti di accesso della Garanzia Giovani ha raggiunto le 798.513 unità.

Da una analisi dei giovani iscritti emerge che il 51% sono ragazzi e il 49% ragazze. Viene evidenziato il progressivo incremento  della quota femminile al crescere dell’età, che raggiunge il 55% delle registrazioni per le giovani donne di età superiore ai 25 anni. Nel complesso, gli under 18 rappresentano il 9% degli aderenti, mentre il 54% dei registrati si concentra nella fascia di età tra i 19 e 24 anni. Il 17% dei giovani registrati ha conseguito una laurea, il 58% risulta essere diplomato, il 25% risulta avere un titolo di terza media o inferiore.

Le Regioni ove si conta il maggior numero di adesioni sono: Sicilia con il 16% del totale (160.133), Campania con il 10% (pari a 106.363) e Lazio con il 9% (pari a 88.822 adesioni). Queste Regioni insieme assorbono circa il 35% del totale. In coda la Valle d’Aosta (1.899 adesioni) e Bolzano (97).

I giovani tendono a scegliere principalmente la Regione di residenza, al più Regioni a essa limitrofe; ciò è tanto più vero in particolare per i giovani residenti nelle zone del Centro-Nord, mentre nelle Regioni del Mezzogiorno, ove il fenomeno della mobilità è maggiormente diffuso, la quota di adesione quasi esclusiva alla Regione di residenza si riduce e sono più alte le opzioni rivolte ad altre aree, in particolare del Settentrione.


 
 
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