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domenica 04 giugno 2023
 
Il parere dello psicoterapeuta
 

Pornografia e violenza ovunque: ecco perché tanti abusi sessuali

30/11/2017  Aumentano i casi di violenze compiute da minori. Che su tablet e smartphone ormai hanno a disposizione stimoli senza limite. Tra i rimedi c'è anche una sana educazione sessuale a partire dalla famiglia, nelle parole, ma anche dagli atteggiamenti di papà e mamma con cui si affrontano questi argomenti in casa

Ho letto su un quotidiano che in due anni a Milano sono raddoppiate le denunce per violenze sessuali commesse da minori. Si parla anche di pornografia e ci sono ragazzini che filmano i rapporti con le coetanee e poi li danno in pasto alla Rete. Cresce anche lo stalking. È vero che tutto sommato si tratta di pochi casi, rispetto al grande numero di minorenni. Però questo aumento fa pensare che i ragazzi che li commettono risentono di un clima generale dove dominano il sesso facile, la violenza per prendersi ciò che si vuole e la mancanza di rispetto per le ragazze.

GIAMPIERO

— I meccanismi psicologici della prevaricazione maschile sulle donne sono complessi. E forse in questi anni alcuni fattori li hanno incrementati. Di certo i numeri, in Italia e nel resto dell’Europa, sono sempre alti, come rilevano numerose statistiche. Il fatto che i protagonisti siano minorenni impone qualche riflessione in più. Essi sono più esposti a messaggi diseducativi e al clima descritto da Giampiero. L’enorme diffusione della pornografia su Internet amplifica questi messaggi e li rende disponibili ovunque e senza limiti. Ovunque perché gli strumenti portabili come gli smartphone e le connessioni diffuse lo consentono. Senza limiti perché il campionario di tutti i comportamenti sessuali, anche quelli perversi o violenti, è alla portata di chiunque. Questo rafforza le pulsioni presenti in alcuni e ne facilita la manifestazione concreta. Chi ha responsabilità educativa non può non tenerne conto. Quali sono i passi concreti che si possono compiere in ogni famiglia per sviluppare atteggiamenti differenti? In primo luogo, bisogna che i ragazzi respirino una vita di famiglia in cui le relazioni sono improntate al rispetto reciproco, dell’altro e di sé stessi. Dal modo in cui mamma e papà si trattano reciprocamente, siano essi ancora insieme o separati, passa l’educazione a un atteggiamento che riconosce che ci sono confini, nei gesti ma anche nelle parole, che non vanno mai superati. Un insulto o un atto fisicamente aggressivo sono veri e propri punti di non ritorno. In famiglia non sono tollerabili, per nessun motivo. In secondo luogo, una sana educazione sessuale nasce soprattutto dalle parole, ma anche dagli atteggiamenti con cui si affrontano questi argomenti in casa. La possibilità per papà e mamma di far trasparire una loro affettuosità anche nei gesti reciproci, può esprimere meglio di tante parole la sintonia tra sentimenti e sessualità nella coppia. Solo a partire da questo clima è possibile avviare un discorso su come entrare in relazione con un’altra persona e come esprimere attraverso i gesti della sessualità l’amore reciproco.

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