Una settimana all’insegna della spiritualità, della musica liturgica e della cultura, nel segno dell’Europa e delle radici cristiane e mariane del nostro continente. Dal 7 al 14 maggio torna, per la sua quattordicesima edizione, la Settimana europea a Palermo (con la direzione artistica di Anton Ludwig Pfell e Flavia Odoroso), che ha come sua cornice la Parrocchia di Nostra Signora delle Nazioni in S. Eugenio Papa, una chiesa dalla suggestiva forma di barca, costruita esclusivamente con le offerte dei fedeli, situata proprio in piazza Europa, dove è stata inaugurata nel 1981. Nell’arco della settimana, il programma prevede una serie di eventi di carattere religioso ed ecclesiale, culturale, socio-politico con la partecipazione di personalità e artisti internazionali, provenienti dalle varie nazioni europee, a partire dai Paesi fondati dell’Unione europea.
Come spiega il parroco e promotore dell’iniziativa don Felice Lupo, la Settimana europea a Palermo è nata a maggio del 2007, in coincidenza con il 50° Anniversario dei Trattati di Roma del 25 marzo 1957. Il progetto è scaturito da due circostanze di carattere religioso, connesse tra loro, con implicazioni, oltre che spirituali, anche culturali e sociali, La prima circostanza è stata la concessione, nel 2006, alla chiesa in piazza Europa del nuovo titolo di “Nostra Signora delle Nazioni in S. Eugenio Papa”. La seconda circostanza è avvenuta il 6 maggio 2007, «quando ho avuto l’onore», racconta don Felice, «di porre la corona sul capo della nuova e prima statua intitolata alla Madonna “Nostra Signora delle Nazioni”. La Statua è collocata sulla prua della nostra chiesa a barca, e porta sul manto azzurro e sulla corona le 12 stelle e, con le braccia aperte al mondo, si erge sul globo dove è particolarmente messa in risalto l’Europa. Possiamo e dobbiamo affermare che l’Europa, nella sua istituzione e nelle altre sue fasi successive, ha più che un riferimento esplicito alla Madonna».
Quest’anno, il programma dell’evento prevede, fra gli altri appuntamenti, il concerto per coro polifonico italo-tedesco, organo e ensemble d’archi con il coro “Nostra Signora delle Nazioni”, Anton Ludwig Pfell all’organo e la direzione di Flavia Odoroso, che si esibiscono il 10 maggio. L’11 maggio sarà la volta del concerto per organo e tromba con Klemens Schnorr (organo) e Josef Bierlmeier (tromba). Un posto di particolare rilievo avrà l’Ucraina, con la presenza dei 26 artisti del Coro del Teatro e del Balletto di Charkhiv, il più rinomato in Ucraina, al momento rifugiati a Bratislava in Slovacchia. A loro è affidato il concerto finale, il 14 maggio, con la direzione di Dmitry Morozov, organista di fama internazionale, che si avvarrà come strumento principale dell’organo meccanico a canne, di stile barocco tedesco, collocato nella chiesa. Alla guerra in Ucraina è dedicata anche la tavola rotonda del 12 maggio: monsignor Jan Sobilo, vesccovo ausiliare della diocesi di rito latino di Charkiv-Zaporizhzhia, don Mariusz Krawiec, sacerdote paolino e giornalista, corrispondente dall’Ucraina per Radio Vaticna, e Giulia Cerqueti, giornalista di Famiglia Cristiana, insieme alla moderatrice Flavia Odoroso, avvocata, giornalista e direttrice di coro liturgico, rfiletteranno sul tema “Testimonianze dall’Ucraina - Guerra e Pace: diritto dei popoli all’autodeterminazione - aggressione e diritto alla difesa”.