Luciano Malfer, direttore dell'Agenzia della Famiglia
Misurare i risultati e l’impatto delle politiche sociali per poterle migliorare. In Italia lo si fa poco e male. Ecco perché quest’anno La 10a edizione del “Festival della Famiglia”, la kermesse coordinata dall’Agenzia per la coesione sociale, la famiglia e la natalità della Provincia autonoma di Trento, in collaborazione con Comune e Università di Trento e con il patrocinio del Dipartimento per le politiche familiari della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si occuperà proprio di “Misure della sostenibilità sociale, economica e demografica nel post Covid19. Politiche e indicatori per la competitività dei territori e la qualità della vita”. L’evento si svolgerà dal 29 novembre al 3 dicembre a Trento.
Il Festival intende sia discutere delle “misure” adottate/da adottare per garantire la sostenibilità sociale, economica e soprattutto demografica nel periodo post Covid19, sia attivare un confronto con organismi esperti di “misurazioni” per dibattere sugli impatti prodotti da queste “misure”. Tra le autorità presenti all'evento inaugurale di oggi pomeriggio la ministra della Famiglia Elena Bonetti e il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti.
Una settimana di appuntamenti, convegni e seminari per dare voce alle “misurazioni” attivate su scala locale, nazionale ed europea. Obiettivo? Avviare un confronto scientifico, con le principali organizzazioni che si occupano di analisi dei dati, di produzione di report e di valutazioni, per colmare la scarsa attitudine esistente nel nostro paese alla misurazione delle performance e all'utilizzo di queste informazioni per la costruzione di decisioni più consapevoli. Parole chiave sono dunque “comprensione” e “consapevolezza” per supportare gli amministratori nelle scelte sulle “misure” migliori da mettere in campo per rispondere adeguatamente ai bisogni della collettività, aumentare la competitività, supportare lo sviluppo socio-economico dei territori ed elevare la qualità della vita di cittadini e famiglie.
«Relativamente al binomio “pandemia” e “qualità della vita” esistono due dimensioni che si interconnettono strettamente l’una con l’altra», spiega il direttore dell’Agenzia, Luciano Malfer: «La prima riguarda le pesanti modificazioni prodotte dal Covid ad aspetti centrali dell’esistenza umana (dalle relazioni sociali, alla realizzazione di sé). La seconda evidenzia invece che il Covid ha reso maggiormente attrattivi i territori che offrono servizi a sostegno della “qualità della vita” di cittadini e famiglie. In questo secondo caso ci si riferisce a tutto ciò che il territorio offre in termini di infrastrutture, buona amministrazione, istruzione, welfare, sicurezza, qualità ambientale, offerta culturale e opportunità per cittadini e famiglie. La pandemia ci insegna dunque che accanto ai fattori economici, la “misura - qualità della vita” rappresenta e rappresenterà sempre di più una componente importante dell’attrattività di un territorio perché richiama in quel territorio, a discapito del territorio di provenienza, individui, famiglie e imprese generando su quel territorio un capitale per lo sviluppo».
Era l’ottobre 2012 quando il comune di Riva del Garda accoglieva la prima edizione della kermesse. Sono trascorsi dieci anni da allora ma l’evento rimane sempre di forte attualità, visto che indaga temi di interesse pubblico che coinvolgono, oltre a tutta la comunità, anche addetti ed esperti di settore a livello nazionale ed internazionale. Anche in questa edizione l’Agenzia per la famiglia offre al suo pubblico l’opportunità di seguire gli eventi in presenza, in modalità online e, alcuni con dirette streaming in facebook @trentinofamigliapat, sul sito dell'Agenzia per la famiglia: www.trentinofamiglia.it e sul canale youtube "Trentino Famiglia". Sul sito del festival sono stati pubblicati anche gli “Atti del Festival della famiglia 2020”. Informazioni aggiornate sul sitowww.festivaldellafamiglia.eu.