Siamo nel mezzo di una tempesta: nostro figlio ci fa disperare. Ritardi a scuola frequenti, una brutta pagella, discussioni in casa, continue uscite serali.
Niente di veramente grave, ma una continua preoccupazione per come sta crescendo. Tra qualche mese avrà 18 anni, per ora è in casa e noi possiamo guidarlo, ma come sarà tra qualche anno? Sarà un adulto irresponsabile?
BEPPE
Risposta di Fabrizio Fantoni
– Caro Beppe, durante gli incontri che svolgo con gruppi di genitori di adolescenti, capita sovente che ci siano, tra i partecipanti, coppie di genitori più maturi che, prima dell’adolescente, hanno avuto altri figli, ora adulti.
In genere, il loro intervento è molto rasserenante, perché descrivono come i loro figli adulti siano stati adolescenti vivaci e talvolta trasgressivi, con gli stessi comportamenti che preoccupano gli altri genitori, ma che ora sono uomini e donne responsabili e maturi, che hanno costruito una loro vita autonoma. Anzi, il rapporto tra genitori e fi gli è migliorato dopo che i secondi sono usciti di casa, lasciando la famiglia d’origine.
Ciò significache, nella maggior parte dei casi, le bufere adolescenziali cedono il passo a una età adulta solida. Questo vuol dire che dobbiamo solo aspettare che l’adolescenza passi? No, perché credo che quella risoluzione positiva derivi anche da come ci mettiamo in gioco, come uomini e donne, con i nostri figli. Proponendo le nostre certezze, apprese negli anni, ma anche accettando che loro le mettano in discussione.
Pronti a imparare sempre qualcosa di nuovo dai nostri figli. Chiedendo con fermezza di rispettare noi stessi e le regole di casa e rispettando i loro spazi. Qualcuno dei lettori vuole condividere la sua esperienza con noi?