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mercoledì 06 novembre 2024
 
In un libro la Loren segreta
 

Silvana Giacobini racconta la "sua" Sophia Loren

08/10/2024  Esce la nuova edizione della biografia dell'icona del cinema italiano, che ha da poco compiutio 90 anni. Una Loren più intima, meno nota, dall'infanzia umile, al matrimonio scandaloso con Ponti, all'amore per i figli e i nipoti. Il libro sarà presentato dal condirettore di "Famiglia Cristiana" Luciano Regolo oggi 9 ottobre alla libreria Hoepli di Milano alla presenza dell'autrice

Nella sua lunga carriera di giornalista Silvana Giacobini ha avuto modo di conoscere da vicino centinaia di personaggi dello spettacolo. Ma un ruolo speciale nel suo cuore l’ha sempre avuto Sophia Loren, tanto da decidere di scriverne la biografia:  Sophia Loren, una vita da romanzo (Baldini & Castoldi). Che ora torna in libreria aggiornata e con nuove foto in occasione dei 90 anni di quella che è senz’altro la nostra attrice più amata e riconosciuta anche a livello internazionale. Una biografia che svela tanti aspetti più intimi della vita di Sophia Loren, al secolo Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone, nata a Roma il 20 settembre 1934. «Per scriverla», spiega Silvana GiacobinI, «ho potuto attingere anche si suoi ricordi personali condivisi con me in una lunga intervista che mi rilasciò nella sua casa di Ginevra. Per me un onore, visto la sua reticenza a far entrare giornalisti nella casa dove ha scelto di vivere prima con l’amatissimo marito Carlo Ponti, e poi, dopo la sua scomparsa avvenuta il 9 gennaio 2007, da sola. Quando uscì il libro, tradotto poi in numerosi paesi,  temevo il giudizio dell’attrice, che invece mostrò di apprezzarlo».
Quella di Sophia Loren è stata davvero una vita da romanzo: «Non sono mancati dolori, rinascite, colpi di scena a partire dall’infanzia. Nata fuori dal matrimonio, fu a fatica riconosciuta dal padre Riccardo Scicolone, ma fu lei stessa, con i primi guadagni da attrice, a pagare il padre perché riconoscesse anche la sorella minore Maria. Ma Sophia ebbe anche un padre “artistico”, cioè Vittorio De Sica, che intuendo la sua bravura la affidò il ruolo di protagonista in L’oro di Napoli (1954). E con lei girò altri importanti film come La ciociara, Matrimonio all’italiana, Ieri oggi e domani, I girasoli ...
 

Con Carlo Ponti nel 1962 in una trattoria di Roma mentre legge la notizia dell'Oscar come miglior attrcie vinto per "La ciociara"
Con Carlo Ponti nel 1962 in una trattoria di Roma mentre legge la notizia dell'Oscar come miglior attrcie vinto per "La ciociara"

Fece scalpore il suo legame con il produttore Carlo Ponti, di 24 anni più vecchio di lei, e già sposato con Giuliana Fiastri, da cui aveva avuto due figli Alex e Guendalina. Per regolarizzare la loro unione, visto che all’epoca non c’era il divorzio, Carlo Ponti provò anche la strada dell’annullamento del matrimonio presso la Sacra rota, ma non ci riuscì. Andò allora in messico dove ottenne il divorzio e sposò la Loren per  procura. Ma in Italia risultava bigamo, con il rischio di essere perseguito penalmente, in quanto la bigamia era reato. Dovette così annullare il matrimonio in Messico per evitare guai con la giustizia. Allora fu proprio la prima, moglie, avvocato, a suggerirgli di prendere la cittadinanza francese, e poi chiedere il divorzio in Francia. Ponti e la Loren si sposarono a Sèvres, una cittadina vicino a Parigi, il 9 aprile 1966». 
Il desiderio di maternità di Sophie fu messo alla prova da 4 aborti spontanei. I medici non le diedero speranze di portare a termine una gravidanza,  ma l’incontro con il  professor Hubert de Wartervelle, direttore della clinica ginecologica cantonale di Ginevra, fu decisivo: Sophia Loren, pur rimanendo a letto per tutti i nove mesi di gestazione, 29 dicembre 1968[ partorì Carlo jr. Dopo cinque anni, nacque il secondo figlio Edoardo. Avvezza alle prime pagine dei giornali per i suoi successi come attrice (nel 1962 vinse l’Oscar come miglior attrice protagonista per La ciociara di Vittorio De Sica), finì sui giornali per una vicenda. Fu arrestata con l’accusa di evasione fiscale e dovette scontare 17 gironi nel carcere femminile di Caserta. Solo nel 2013 la Corte di cassazione accolse il ricorso dell’attrice estinguendo il reato.
«Fui per lei un’esperienza molto dura. Mi disse che ancora ricordava il rumore del portone che si chiudeva dietro di lei e che significava la perdita della libertà». 

Un ritratto artistico di Angelo Frontoni
Un ritratto artistico di Angelo Frontoni

L’attrice ha continuato a lavorare fino in tarda  età. E diretta dal figlio Edoardo in La vita davanti a sé (2020) l’anno successo vinse di David di Donatello,  diventando ufficialmente l'attrice più anziana ad aver vinto il premio come la migliore attrice protagonista.
«A mio parere», conclude Silvana Giacobini, «è una figura interessante anche per i giovani, perché ha dimostrato che se si ha un sogno, malgrado le origini umili e le difficoltà da affrontare, con determinazione, disciplina e studio, si può arrivare lontano». 
 

 
 
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