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domenica 09 novembre 2025
 
Storie che ispirano
 
Credere

Simone Stifani: «No, la disabilità non è un dono di Dio e vi spiego perché»

16/10/2025  Il giornalista Simone Stifani è in carrozzina dalla nascita. Grazie all’esperienza vissuta sulla propria pelle e agli studi teologici ha scritto un libro per smentire una certa spiritualità che intende la sofferenza come una vocazione. «La vera chiamata», dice, «è essere dono per gli altri nonostante il dolore».

Qui e in alto Simone Stifani, 33 anni, giornalista di Radio Orantes, l’emittente delle monache benedettine di Lecce (foto nell'articolo di Maria Pansini)
Qui e in alto Simone Stifani, 33 anni, giornalista di Radio Orantes, l’emittente delle monache benedettine di Lecce (foto nell'articolo di Maria Pansini)

Una voce limpida vi parla da Radio Orantes, l’emittente delle monache benedettine di Lecce. È una voce giovane, cristallina, che offre una meditazione oppure intervista un ospite. Dalla radio online entra nelle case delle famiglie ogni giorno e ogni giorno accompagna i fedeli in una nuova storia.

A chi appartiene? È la voce di Simone Stifani, 33 anni, giornalista leccese laureato in Scienze religiose. Da poco ha pubblicato un libro per Qiqajon, la casa editrice del Monastero di Bose, dal titolo La disabilità non è una vocazione, scritto insieme a Luciano Manicardi, l’ex priore della comunità monastica che ha una sede anche in Puglia, a Ostuni.

E dentro questo saggio ha espresso un concetto semplice ma decisivo: «Smettetela di trattarci come dei prescelti di Dio. Smettetela di trattarci come dei santi a cui è toccata la sofferenza che solo noi possiamo portare. Non siamo santi e neanche eroi. Siamo persone, a immagine e somiglianza di Dio, proprio come tutti».

«Il punto è che facciamo sempre riferimento ad un’immagine di Dio che è falsata», spiega Stifani, «Dio è eterno e onnipotente ma ci dimentichiamo che si è incarnato in Gesù di Nazaret, ovvero ha assunto una natura umana, e quindi anche tutto il suo limite. Dio è quel limite, ma conta anche un altro aspetto: la meraviglia di Gesù non sta solo nella sua risurrezione dopo la morte ma in tutta la sua vita. Non possiamo ridurre la sua vita alla croce, così come non possiamo ridurre la vita di un disabile alla sua disabilità: tutta la vita è un dono salvifico».

Continua a leggere l’articolo acquistando il numero di Credere di questa settimana, in edicola e nelle librerie religiose da giovedì 16 ottobre e in parrocchia da sabato 18. Oppure acquista la tua copia digitale a 0,99 euro su www.edicolasanpaolo.it

In collaborazione con Credere

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