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lunedì 20 gennaio 2025
 
A San Giovanni Persiceto
 

«Io, il sindaco, vi spiego perché lascio i bambini senza mensa»

08/06/2017  Il primo cittadino del Comune in provincia di Bologna ha dichiarato guerra ai “furbetti della refezione”, i genitori che non pagano le rette della refezione scolastica e degli altri servizi facoltativi. «Ci sono molti papà e mamme che, pur essendo in difficoltà, si impegnano a pagare le rette, anche con sacrificio, altri invece che non rispondono nemmeno ai solleciti, non pagano e basta, e magari preferiscono spendere i loro soldi per il superfluo»

“La decisione ormai è presa, si tratta di un regolamento approvato dal consiglio comunale : non si torna indietro”.

Nonostante le polemiche, si mantiene determinato e sereno Lorenzo Pellegatti, sindaco di San Giovanni in Persiceto, provincia di Bologna, che ha dichiarato guerra ai “furbetti della refezione”, ossia ai genitori che non pagano le rette della refezione scolastica e degli altri servizi facoltativi, escludendo i loro figli dalla mensa e dal servizio di scuolabus.

Nessun ripensamento quindi, nonostante con la sua decisione lei abbia fatto scoppiare un vero e proprio caso…

“Credo che la maggior parte delle famiglie siano d’accordo con me, è una questione di rispetto e anche di equità. Ci sono molti genitori che, pur essendo in difficoltà, si impegnano a pagare le rette, anche con sacrificio, altri invece che non rispondono nemmeno ai solleciti, che non pagano e basta e magari preferiscono spendere i loro soldi per il superfluo. Penso che tutto questo non sia più tollerabile”.

A queste famiglie sospenderete quindi i servizi?

“No, almeno non subito. Non è che se uno non paga per due o tre mesi, diciamo fino a dicembre, a gennaio si veda i figli senza mensa o senza scuolabus. Noi continueremo a garantire i servizi come abbiamo sempre fatto e, nel frattempo, invieremo solleciti e  faremo verifiche. Ci sono i servizi sociali che servono a questo, se una famiglia vive una situazione difficile perché uno dei genitori ha perso il lavoro, o magari in seguito alla separazione, siamo pronti a rateizzare, ridurre o anche annullare la retta”.

Altrimenti?

“A un certo punto non accetteremo ulteriori iscrizioni ai servizi facoltativi, a partire da quando ancora non lo so, ci dia il tempo di organizzarci e di decidere. Lo ripeto, è una questione di equità”.

Alla fine però, anche nel caso di comportamento scorretto da parte dei genitori, resta il fatto che a rimetterci saranno comunque i bambini…

“I bambini riceveranno tutte le attenzioni del caso, questo glielo posso garantire”.

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