L’hanno chiamato SinGdone, una sintesi tra Sindone e canto: è uno degli eventi culturali che accompagnano l’Ostensione della Sindone, un concerto insolito: canzoni d’autore, riarragiante per strumenti classici, parole a introdurre. Gesù in senso lato, il suo volto umanissimo e sofferente, in mezzo agli uomini, il filo conduttore. Ad arrangiare prima, a suonare poi, il Marco Nieloud Quartet, formazione acustica torinese che combina archi, chitarra e percussioni, che ha partecipato al Festival Internazionale MI-TO Settembre Musica nel 2013 e al Concerto di apertura di "Torino Capitale dello Sport 2015. Il tema, si diceva, Singdone, un uomo tra noi. Canzoni d’autori laici, a volte laicissimi, che in un modo o nell’altro si interrogano - credenti o no -, con esiti di profonda spiritualità, dal loro lato umanissimo sul tema della fede, della guerra, della sofferenza, dell’uomo nel senso ultimo.
Da La Buona novella di De André a Blowing in the wind di Bob Dylan passando per l’Agnello di Dio di De Gregori e per Pescatore di Pierangelo Bertoli. Prima tappa l’8 maggio alle 21 all’Auditorium del Sacro Volto a Torino. Il ricavato servirà a finanziare il resto del progetto voluto dall’Ufficio per la Pastorale per la cultura della Diocesi di Torino, di cui il concerto è solo l’inizio.
Le altre tappe dello spettacolo saranno infatti durante il periodo dell’Ostensione proposte nei luoghi in cui soffrono gli uomini: carceri, ospedali, comunità.