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domenica 23 marzo 2025
 
 

Per 7 giovani su 10 la famiglia è essenziale (e fondata sul matrimonio)

04/10/2014  È quanto emerge dal Rapporto dell'Istituto Toniolo in vista del Sinodo: il 70 per cento dei giovani italiani la considera fondamentale per la propria vita, il 94 per cento vorrebbe costruirne una e avere dei figli. In ombra la figura paterna, resiste quella materna

Resiste la volontà di mettere su famiglia e avere figli nonostante le difficoltà; per un terzo dei giovani il rapporto con il padre è difficoltoso e si conferma la crisi della figura paterna denunciata dagli studiosi; difficilmente prima dei 25 anni si prendono decisioni importanti per la propria vita; infine, la famiglia d'origine resta un'àncora di salvezza e un solido punto di riferimento nei momenti di crisi e d'incertezza.

È questo il quadro che emerge dal Rapporto Giovani, l'indagine curata dall'Istituto Giuseppe Toniolo in collaborazione con Ipsos, diffusa in occasione dell'imminente Sinodo straordinario sulla famiglia in programma a Roma dal 5 al 19 ottobre. Il 70% dei giovani italiani considera la famiglia un pilastro essenziale della propria vita, in particolare il 67% la ritiene fondata sul matrimonio. Di fronte ad un futuro incerto la famiglia d'origine rappresenta una fondamentale certezza a cui fare riferimento.
La volontà di costruire una famiglia con figli rimane alta (94% favorevole), seppur poi nel tempo tenda progressivamente al ribasso per le difficoltà incontrate nel percorso di transizione alla vita adulta. In particolare meno del 15% degli intervistati considera ideale una famiglia con un solo figlio o nessuno. Considerevole è la quota di chi, potendo, vorrebbe avere più di due figli che raccoglie il 40% dei giovani.
La rilevazione è stata condotta su un campione di 1.727 giovani tra i 19 e i 30 anni.

Solo un under 25 su tre progetta di sposarsi entro i prossimi 3 anni. Ma una buona parte di questi davanti alle difficoltà si trova poi a posticipare ulteriormente. La maggioranza di chi ha tra i 25 e i 30 anni non risulta ancora aver formato una propria famiglia (il 60% vive ancora con i genitori). Ancora meno sono gli under 25 che prevedono di avere un figlio entro i prossimi 3 anni (circa il 18%). Difficilmente oramai prima dei 25 anni i giovani italiani riescono a realizzare scelte importanti per la loro vita. La famiglia di origine resiste come forza principale di aiuto, ma le relazioni non sono sempre facili e a farne le spese è soprattutto la figura paterna. Il 32% dei giovani, infatti, denuncia il fatto che non esista una perfetta comunicazione con il proprio padre soprattutto a causa del fatto che le proprie ragioni poco o nulla vengono considerate.

La figura paterna ha perso, infatti, rilevanza nella vita dei giovani, che al contrario confermano e consolidano il legame privilegiato con la madre. La mamma è indicata come principale riferimento dal 32,9% dei giovani ed è seguita dalla figura dell'amico (24,6%). Il padre è solo in quarta posizione (9,2%) preceduto dal partner (14,4%).
Nell'ambito delle relazioni familiari e sociali per il 21,4% dei giovani è centrale la necessità di essere ascoltati senza essere giudicati, mentre per il 16,6% che siano capiti realmente i problemi facendo comprendere gli sbagli, per il 9.8% che si riesca a trasmettere serenità ed entusiasmo per la vita.

«La grande maggioranza dei giovani ha tra i propri progetti di realizzazione di vita una famiglia di due figli o più», dichiara il professore Alessandro Rosina, fra i coordinatori del Rapporto Giovani e docente di Demografia all'Università Cattolica di Milano. «Questo dato conferma ulteriormente come la bassa fecondità italiana non sia una questione di desideri e progetti ma di possibilità di realizzarli con il sostegno e le politiche adatte».
Inoltre, aggiunge Rosina, «Le persistenti difficoltà che i giovani trovano nel conquistare una propria autonomia, nell'inserirsi nel mercato del lavoro e nel percorso di entrata piena nella vita adulta, hanno fatto aumentare ulteriormente la domanda di aiuto e supporto nei confronti della famiglia di origine».

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