Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
venerdì 18 aprile 2025
 
Siria
 

Siria, rapiti un parroco e venti fedeli cristiani

07/10/2014  Padre Hanna Jallouf, 62 anni, insieme ad un gruppo di fedeli siriani, è stato rapito da un gruppo di uomini armati vicini al movimento jihadista Jahbat Al-Nusra nel nord della Siria, al confine con la Turchia. A confermare la notizia il vescovo Georges Abou Khazen, Vicario apostolico di Aleppo per i cattolici di rito latino

La notizia ha cominciato a rimbalzare da lunedì sera su molte pagine Facebook in lingua araba. La conferma, purtroppo, è arrivata martedì mattina dalla curia della Custodia di Terra Santa a Gerusalemme. Un frate della comunità, il siriano padre Hanna Jallouf, 62 anni, insieme ad una ventina di fedeli, tutti siriani, è stato rapito da un gruppo di uomini armati vicini al movimento jihadista Jahbat Al-Nusra nel nord della Siria, al confine con la Turchia. Nel convento dei religiosi vive anche una suora italiana, suor Patrizia: la donna è originaria di Avellino ma non si sa se anche lei sia ostaggio dei rapitori. Oltre a lei, nel villaggio ci sono altre due suore francescane, che si occupano della gestione di un centro giovanile e di un dispensario.

Padre Hanna è parroco del villaggio cristiano di Knayeh, nella vallata del fiume Oronte vicino al confine con la Turchia, sarebbe stato prelevato nella notte tra il 5 e 6 ottobre con una ventina di altri ostaggi. Secondo alcune voci, al momento non confermate, i terroristi di Al Nusra si sarebbero presentati da padre Hanna esigendo una sorta di tassa. Poi avrebbero rubato documenti e timbri della parrocchia e condotto il sacerdote davanti al tribunale islamico della località di Darkush, poco a nord di Knayeh.

Il vicario apostolico di Aleppo, mons. Georges Abou Khazen, responsabile delle comunità di rito latino della valle dell’Oronte, ha riferito all’agenzia Fides che si sa ben poco di cosa stia accadendo: «Non riusciamo a contattare nessuno, e non siamo stati contattati da nessuno. Sappiamo soltanto che anche ieri il convento è stato saccheggiato, e altre persone del villaggio si sono nascoste. Tra i rapiti ci sono giovani, sia ragazzi che ragazze».

Nel 2008 quando la Siria non era ancora stata stravolta dal conflitto in atto, un servizio al lavoro di frate Hanna era stato pubblicato su Eco di Terra Santa. I frati minori della Custodia – riferivamo - sono presenti nella valle dell’Oronte da oltre 125 anni. Il convento, il centro giovanile, l’asilo e l’ambulatorio di Knayeh, gestito dalle suore francescane, sono anche oggi il centro della vita del villaggio, che conserva con orgoglio una forte identità cristiana e ha fornito alla Chiesa siriana molte vocazioni sacerdotali e religiose, sia maschili sia femminili. «Secondo la tradizione – spiegava fra Hanna al nostro direttore Giuseppe Caffulli - san Paolo dopo aver avuto la notizia e la gioia di poter convertire gli elleni al cristianesimo, si recò da Gerusalemme verso Antiochia. Allora c’erano tre strade che collegavano Apamea ad Antiochia. Una era la strada militare verso Aleppo, un’altra passava vicino al corso dell’Oronte, per sei mesi impraticabile a causa delle piene; una terza passava proprio dietro questa collina. Senz’altro san Paolo è passato di qua, evangelizzando queste terre. Insomma, siamo certamente i discendenti dei primi cristiani convertiti dall’apostolo missionario».

Abuna Hanna ad Amman, in Giordania, è stato direttore del prestigioso Collegio di Terra Santa, ma poi è tornato tra le montagne dell’Oronte. «La mia famiglia – spiegava ai lettori di Eco - proviene da queste valli e per me è stato un gradito ritorno a casa. Ma anche una nuova sfida, perché i villaggi dell’Oronte, un tempo il fiore all’occhiello del cattolicesimo di Siria, stanno conoscendo oggi una pesante diaspora… I giovani se ne vanno in cerca di lavoro e di fortuna. E questo indebolisce le comunità cristiane, mette in pericolo l’esistenza stessa delle nostre chiese. Di fronte a questa situazione, serve nuovamente scommettere sul futuro».

Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo