Biondissima, due grandi occhi
chiari che bucano il video, le
mani che gesticolano e una
voce vivace e frizzante: appare
così Sofia Viscardi nel
suo video settimanale su
YouTube (la piattaforma internet su
cui vedere e scaricare video di qualsiasi
genere), dove chiacchiera a braccio di
amori, compiti di scuola, discussioni
con i genitori, insomma tutti i classici
problemi della vita di un’adolescente.
Ha iniziato quando aveva 15 anni e
ora che di anni ne ha 18 è un autentico
fenomeno, una youtuber con 570 mila
persone iscritte al suo canale, e 1,1 milioni
di followers sul suo profilo Instagram.
Non c’è social network in cui non
sia presente e in cui non abbia il suo
seguito: Facebook, Twitter, Ask.
E per
la sua maggiore età si è fatta un regalo:
un romanzo, Succede, edito da Mondadori,
altro fenomeno, balzato in testa
alle classiche dei libri più venduti,
sette edizioni e 50 mila copie in due
mesi. Sofia è impegnata da settimane
in un tour su e giù per l’Italia nei megastore
a incontrare folle di teenagers
adoranti. E a settembre debutterà in
televisione a fianco di Corrado Augias
nella trasmissione culturale Pane quotidiano,
con una rubrica di libri. Ma solo
una volta alla settimana perché deve
conciliare i suoi impegni televisivi con
lo studio. Sofia infatti frequenterà l’ultimo
anno del liceo psicopedagogico
a Milano, la città dove vive con la sua
famiglia, papà pubblicitario, mamma
esperta di pubbliche relazioni, una sorella
di 11 anni e un fratello di 16.
«Il primo computer l’ho avuto alle
elementari», racconta Sofia Viscardi
«Mi sono da subito appassionata alla
tecnologia anche grazie al maestro di
matematica, e alla fotografia. Ero una
spettatrice accanita di YouTube e il
primo video l’ho fatto per gioco, per
allargare i contatti e confrontarmi con
gli altri. All’inizio mi vedevano solo i
miei amici, poi gli altri contatti sono
arrivati in maniera graduale. È tutto
molto semplice, racconto di me, della
mia vita, gli amici, la scuola, la musica.
Non nego di avere qualche competenza
tecnica che rende più gradevoli
e vivaci i miei video, mi preparo una
scaletta per non perdere il filo, ma per
il resto improvviso davanti alla videocamera
nella mia cameretta».
In tutto questo che ruolo ha avuto
la tua famiglia?
«All’inizio mi hanno seguita, però
devo dire che mi hanno sempre lasciata libera. Ho un bellissimo rapporto
con i miei e mi piace discutere con
loro, ma poi faccio sempre di testa mia.
Anche quando ho scritto il libro, loro
lo hanno visto solo stampato».
Sofia assicura di aver scritto da sola
il romanzo. Parla di Margherita, diciassettenne
milanese sempre in ritardo,
sempre in tuta e allergica ai rapporti
con i maschi salvo l’amico del cuore
Tommaso. Diversa da lei Olimpia, fissata
con i social network e convinta
che l’amica debba lasciarsi andare. Un
ragazzo riesce a superare la diffidenza
di Margherita, ma succede qualcosa di
imprevisto, e l’amore arriva impetuoso
da una direzione inaspettata, capace
di sanare anche vecchie ferite. «L’idea
mi è venuta un anno fa» spiega Sofia,
«e la Mondadori, che già ha pubblicato
i libri di altri giovani youtuber, ha creduto nel mio progetto. Ma il successo
è stato superiore a ogni aspettativa.
Tra il pubblico anche tante mamme.
“Ho capito un po’ di più la testa delle
mie figlie”, mi hanno detto. E questo io
volevo fare: raccontare a 360 gradi gli
adolescenti di oggi, con i loro slanci e
le loro fragilità. Dentro ci ho messo le
mie esperienze, come sono io e come
sono i miei amici, fatti reali e altri solo
immaginati».
Apparire in video e scrivere sono
due modi diversi di comunicare. Quale
preferisci?
«Entrambi mi danno la possibilità
di raccontarmi. Con i video è più facile,
ma la scrittura è più efficace. Di sicuro
voglio continuare con entrambi, ma
solo fino a quando ne avrò voglia, senza
che diventi un obbligo».
Riesci a conciliare i tuoi impegni
con lo studio?
«Io vado bene a scuola, sono uscita
con la media del 7,5. Sto molto attenta
in classe, mi piace dialogare con i professori
e a casa mi serve poco per ripassare.
Certo, i prof mi dicono che potrei
fare di più, ma a me va bene così, posso
dedicarmi a quello che mi piace».
Questo successo che effetto ti sta
facendo?
«Non è cambiato molto in me, forse
perché non sono riuscita ancora a
metabolizzare quello che mi capita. Se
immagino il mio futuro penso all’esame
di maturità. Poi all’università
voglio studiare Pubbliche relazioni,
comunicazione e marketing, materie
che mi interessano molto. Grazie
all’educazione che ho avuto dai miei
genitori riesco a restare con i piedi a
terra, anche se ho spesso la testa tra le
nuvole».