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mercoledì 18 settembre 2024
 
 

Sofia Viscardi, la ragazza con la testa tra le nuvole

31/07/2016  E' un vero fenomeno mediatico: su Youtube conta 570 mila persone iscritte al suo canale e ha 1,1 milioni di followers sul suo profilo Instagram. I suoi video parlano di amore, amicizia, rapporti con i genitori e sono seguitissimi dagli adolescenti, e per i 18 anni si è fatta un regalo: un romanzo.

Biondissima, due grandi occhi chiari che bucano il video, le mani che gesticolano e una voce vivace e frizzante: appare così Sofia Viscardi nel suo video settimanale su YouTube (la piattaforma internet su cui vedere e scaricare video di qualsiasi genere), dove chiacchiera a braccio di amori, compiti di scuola, discussioni con i genitori, insomma tutti i classici problemi della vita di un’adolescente. Ha iniziato quando aveva 15 anni e ora che di anni ne ha 18 è un autentico fenomeno, una youtuber con 570 mila persone iscritte al suo canale, e 1,1 milioni di followers sul suo profilo Instagram. Non c’è social network in cui non sia presente e in cui non abbia il suo seguito: Facebook, Twitter, Ask.

E per la sua maggiore età si è fatta un regalo: un romanzo, Succede, edito da Mondadori, altro fenomeno, balzato in testa alle classiche dei libri più venduti, sette edizioni e 50 mila copie in due mesi. Sofia è impegnata da settimane in un tour su e giù per l’Italia nei megastore a incontrare folle di teenagers adoranti. E a settembre debutterà in televisione a fianco di Corrado Augias nella trasmissione culturale Pane quotidiano, con una rubrica di libri. Ma solo una volta alla settimana perché deve conciliare i suoi impegni televisivi con lo studio. Sofia infatti frequenterà l’ultimo anno del liceo psicopedagogico a Milano, la città dove vive con la sua famiglia, papà pubblicitario, mamma esperta di pubbliche relazioni, una sorella di 11 anni e un fratello di 16.

«Il primo computer l’ho avuto alle elementari», racconta Sofia Viscardi «Mi sono da subito appassionata alla tecnologia anche grazie al maestro di matematica, e alla fotografia. Ero una spettatrice accanita di YouTube e il primo video l’ho fatto per gioco, per allargare i contatti e confrontarmi con gli altri. All’inizio mi vedevano solo i miei amici, poi gli altri contatti sono arrivati in maniera graduale. È tutto molto semplice, racconto di me, della mia vita, gli amici, la scuola, la musica. Non nego di avere qualche competenza tecnica che rende più gradevoli e vivaci i miei video, mi preparo una scaletta per non perdere il filo, ma per il resto improvviso davanti alla videocamera nella mia cameretta».

In tutto questo che ruolo ha avuto la tua famiglia?

«All’inizio mi hanno seguita, però devo dire che mi hanno sempre lasciata libera. Ho un bellissimo rapporto con i miei e mi piace discutere con loro, ma poi faccio sempre di testa mia. Anche quando ho scritto il libro, loro lo hanno visto solo stampato».
Sofia assicura di aver scritto da sola il romanzo. Parla di Margherita, diciassettenne milanese sempre in ritardo, sempre in tuta e allergica ai rapporti con i maschi salvo l’amico del cuore Tommaso. Diversa da lei Olimpia, fissata con i social network e convinta che l’amica debba lasciarsi andare. Un ragazzo riesce a superare la diffidenza di Margherita, ma succede qualcosa di imprevisto, e l’amore arriva impetuoso da una direzione inaspettata, capace di sanare anche vecchie ferite. «L’idea mi è venuta un anno fa» spiega Sofia, «e la Mondadori, che già ha pubblicato i libri di altri giovani youtuber, ha creduto nel mio progetto. Ma il successo è stato superiore a ogni aspettativa. Tra il pubblico anche tante mamme. “Ho capito un po’ di più la testa delle mie figlie”, mi hanno detto. E questo io volevo fare: raccontare a 360 gradi gli adolescenti di oggi, con i loro slanci e le loro fragilità. Dentro ci ho messo le mie esperienze, come sono io e come sono i miei amici, fatti reali e altri solo immaginati».

Apparire in video e scrivere sono due modi diversi di comunicare. Quale preferisci?
 
«Entrambi mi danno la possibilità di raccontarmi. Con i video è più facile, ma la scrittura è più efficace. Di sicuro voglio continuare con entrambi, ma solo fino a quando ne avrò voglia, senza che diventi un obbligo».

Riesci a conciliare i tuoi impegni con lo studio?

«Io vado bene a scuola, sono uscita con la media del 7,5. Sto molto attenta in classe, mi piace dialogare con i professori e a casa mi serve poco per ripassare. Certo, i prof mi dicono che potrei fare di più, ma a me va bene così, posso dedicarmi a quello che mi piace».

Questo successo che effetto ti sta facendo?

«Non è cambiato molto in me, forse perché non sono riuscita ancora a metabolizzare quello che mi capita. Se immagino il mio futuro penso all’esame di maturità. Poi all’università voglio studiare Pubbliche relazioni, comunicazione e marketing, materie che mi interessano molto. Grazie all’educazione che ho avuto dai miei genitori riesco a restare con i piedi a terra, anche se ho spesso la testa tra le nuvole».

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