Macchie, rughe e rilassamento cutaneo sono i principali danni causati dal sole, che – in caso di esposizione prolungata e non protetta – può accelerare i processi d’invecchiamento. «Rispettando il biotipo personale, più o meno chiaro, è importante difendere la pelle con un generoso strato di crema solare, evitando la permanenza all’aperto dalle 12 alle 15», raccomanda la dottoressa Patrizia Gilardino, specialista in Chirurgia plastica ed estetica (www.gilardinochirurgiaestetica.eu). «Un’attenzione particolare va riservata a viso e collo, su cui agiscono altri fattori esterni, come le espressioni facciali e l’inquinamento atmosferico».
Una tintarella sana, intensa e dorata può essere favorita anche da un’alimentazione in grado di stimolare la produzione di melanina, il pigmento naturale che determina il colorito della pelle e la rende più scura se esposta alla luce. I cibi più utili sono quelli ricchi di carotenoidi, presenti nei vegetali di colore giallo-arancio e rosso (carote, anguria, peperone, pomodoro, albicocche, melone, ciliegie...) e in alcuni verdi (come spinaci, lattuga e prezzemolo).
«Questi alimenti sostengono la pelle durante l’abbronzatura, che non è altro che la reazione all’assorbimento dei raggi solari da parte delle cellule, le quali tentano di ridurre il danno sul loro Dna», specifica Gilardino. «Al sole, possono essere utili anche acque idratanti da vaporizzare sull’epidermide per rinfrescarla e contrastare la comparsa dei capillari, e bisogna bere spesso per reidratarsi anche dall’interno».
La sera è poi fondamentale nutrire a fondo la pelle con emulsioni doposole, che sostengono i sistemi di autoriparazione dell’organismo.