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domenica 15 settembre 2024
 
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Solo la sensibilità dei giovani può salvare il creato

03/08/2023  Briefing sulla difesa dell'ecologia integrale al media center di Lisbona allestito per la Gmg

Senza una visione integrata della realtà che ci circonda non potranno esserci né pace e né benessere e il futuro stesso del mondo sarà sempre più in forse. Questo il messaggio lanciato al briefing tenutosi al Media Center della Gmg sul tema “I giovani per il cambiamento nel pensiero ecologico”. Lo hanno ribadito con parole diverse e in base alle differenti esperienze tutti i relatori: Daniele Bruno, presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per la gioventù, monsignor Claudio Giuliodori, presidente della Commissione Giovani del Consiglio Conferenze Episcopali Europee (CCEE), Francesco di Marzio, fondatore della sturt-up Metaverso, Tomás Virtuoso, seminarista portoghese che ha consegnato al Papa il Manifesto dei giovani che hanno partecipato al quarto convegno internazionale sulla cura del creato e Sarita Fernandes, direttrice dell’Ocean, Coastal and Ecological Alliance Network (O.C.E.A.N) e della Living Earth Foundation (LEAF).

Al termine della conferenza ci fermiamo a conversare con qualcuno di loro. «Da questa Gmg», dice monsignor Giuliodori, vescovo di Macerata e assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dell’Azione Cattolica, «viene un impulso molto forte alla difesa del Creato. Basti pensare alle parole di papa Francesco all’Università Cattolica di Lisbona tutte incentrate sul concetto di ecologia integrale. Ma anche le catechesi pensate per questo evento sono un elemento che partono dall’esempio di Maria che si alzò e andò in fretta e invitano i ragazzi a mettersi in gioco in prima persona in modo rapido ed efficace perché non c’è più da perdere tempo come ci insegna lo scenario che stiamo vivendo, con la guerra in Ucraina e i tanti disastri sul fronte climatico e ambientale. Serve uno sguardo diverso, una sensibilità particolare capace di guardare al mondo nella sua integralità, dal piano economico a quello etico, dall’ambiente alle emergenze sociali, cose che sembrano del tutto congeniali ai giovani, mentre le generazioni che li hanno preceduti non sono state in grado di fare questo passo. Si è affermata una visione specialistica, certo, ma non è possibile che nell’era dell’Intelligenza Artificiale non si sia in grado di comprendere che siamo davanti al baratro dell’autodistruzione e che solo lo sviluppo di una sostenibilità a tutto tondo può arrestarlo». Pienamente concorde il giovane Virtuoso: «La Laudato sì ha indicato in modo efficace e importante la via dell’ecologia integrale, che abbracci ogni piano della vita: sociale, culturale, ambientale, ma anche spirituale, considerando l’uomo come un essere che tende sempre all’assoluto, a Dio, con Dio nel cuore è molto più facile guardare in modo diverso al Creato, questo è certo. E da qui parte il manifesto che abbiamo dato al Papa, come impegno concreto per il futuro».

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