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lunedì 16 settembre 2024
 
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«Sono innamorata di Etty Hillesum»

06/07/2016  La scrittrice Lucrezia Lerro presenta il suo libro "Il contagio dell'amore" dedicato a Etty Hillesum e Julius Spier, allegato da domani a "Famiglia Cristiana". Elementi biografici e invenzione letterario si mescolano per raccontare un incontro decisivo per la ragazza ebrea che volle essere accanto al suo popolo durante la Shoah fino alla fine.

Nella sua breve vita, pur segnata dal dolore e stroncata dalla follia nazista, Etty Hillesum ha saputo esplorare così in profondità sé stessa e la forza dell’amore che ha conquistato un numero infiˆnito di ammiratori e seguaci. Lucrezia Lerro, scrittrice e poetessa di grande sensibilità, è fra questi, come testimonia il libro Il contagio dell’amore. Etty Hillesum e Julius Spier allegato al numero di Famiglia Cristiana in scita domani, nella collana “Vite esagerate”.

Certi incontri sono fatali: lo fu quello di Etty con Spier, ma anche quello di Lucrezia Lerro con la ragazza ebrea. «Negli anni universitari il suo Diario e le Lettere sono stati libri di testo per un esame. Anni inquieti, nei quali quei libri mi sono stati di conforto», racconta. «Attraverso Etty ho scoperto l’amore universale, che va oltre il singolo». Non essendo Il contagio dell’amore una biografiˆa, è interessante capire come ha lavorato l’autrice. «Dopo aver letto i suoi scritti e gli studi su di lei, ho fatto delle prime stesure, con al centro una studentessa universitaria che trova sostegno nelle parole di Etty. Poi ho cambiato registro, ho estrapolato i personaggi che lei ha realmente incontrato, mettendo in primo piano Julius Spier, uno psicochirologo che lei frequentò ad Amsterdam e che dalle linee delle mani tentava di capire la complessità della persona. Etty si infatuò di lui, e attraverso di lui scoprì l’amore universale».

Da qui la scrittrice si è mossa in maniera autonoma, andando anche ad Amsterdam, visitando la casa di Etty, lo studio di Spier. La persecuzione nazista, che in quegli anni era sempre più feroce, fa da sfondo al racconto. «Eppure in Etty Hillesum il dolore non si esprime mai come autocommiserazione, ma si traduce in slancio verso il prossimo, fiˆno alla scelta ˆfinale di andare come volontaria nel campo di Westerbork. Sì, mi sono innamorata di lei, l’ho tenuta con me a lungo, è stato un incontro magico».

Proprio per questo legame con il “suo” personaggio, Lucrezia Lerro ha avvertito la responsabilità di raccontarlo aprendosi all’invenzione letteraria, ma senza tradirlo. «All’inizio non è stato semplice trattare una materia così incandescente, poi, piano piano, ho tracciato i personaggi». Il contagio dell’amore farà percepire ai lettori quella tensione – che attraversa anche i testi originali – fra la passione amorosa ed erotica e un amore purissimo e spirituale che si sprigionava nella relazione fra la Hillesum e Spier. «Certamente questo incontro ha dato a Etty la possibilità di pervenire alla propria “individuazione”, cioè alla scoperta della propria identità più profonda. E lì ha maturato la scelta di aprirsi agli altri senza limiti, di mettere in gioco l’energia verso la vita, l’amore per tutto e per tutti».

Spier morirà il giorno prima di essere deportato, lasciando Etty sola ad affrontare una delle più immani tragedie della storia. A quel punto, però, la piccola-grande donna era stata “contagiata” dalla sua eredità ed era in grado di donare i frutti del loro rapporto.

 
 
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