Padre Tasca e Papa Francesco
«Sono un frate e resto un frate. Ringrazio Il signore di questo tempo, della fraternità e degli amici, che mi hanno incoraggiato anche in questa occasione. Conto sulla vostra preghiera». Così padre Marco Tasca ha rassicurato i suoi confratelli francescani del Convento di Camposampiero (PD), sorpresi dalla notizia della sua nomina ad arcivescovo di Genova. Il religioso, dal settembre scorso, si trova infatti a Camposampiero per un periodo sabbatico durante il quale ha offerto il suo contributo alla comunità locale.
La comunicazione della nomina è stata data al termine della preghiera di mezzogiorno dal padre Guardiano del convento, Valentino Maragno, insieme al Ministro Provinciale dei Frati Conventuali del Nord Italia, padre Roberto Brandinelli. Invitato a rivolgere alcune parole ai frati, il loro ex Ministro Generale, ha confidato: «Se il Signore ha voluto così, vuol dire che va bene così. Anche se i miei piani e desideri, lo sapete, erano altri». Non era infatti un segreto tra i religiosi che conoscono padre Marco la sua speranza di poter partire come missionario, dopo i lunghi anni trascorsi alla guida dell’Ordine dei Francescani Conventuali e prima ancora come Superiore Provinciale di Padova.
Carattere gioviale e di grande spontaneità, padre Marco Tasca sottolinea nel suo intervento il valore della “relazione”, con Dio e con i fratelli, fondamentale nel suo impegno cristiano, prima ancora che ministeriale. E' la bussola della “fraternità”, bagaglio del suo essere francescano. Chi lo ha frequentato da vicino lo definisce un “appassionato formatore”, persona di grande bontà e concretezza”, “cultore dell’amicizia” e umile uomo di chiesa.
« Il santo padre Francesco ha scelto per la chiesa di Genova un uomo di fede e di grande spessore umano, spirituale e culturale”, ha dichiarato il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, che a nome dell’intera Chiesa di Padova ha espresso i più vivi auguri e felicitazioni a padre Marco. “Ho avuto il piacere di conoscere padre Tasca in varie occasioni da quando sono arrivato a Padova e in particolare abbiamo potuto confrontarci con lui in occasione del Sinodo dei vescovi dedicato ai giovani. Con la chiesa diocesana c’è sempre stato un legame di affetto e di collaborazione in particolare nell’ambito della formazione in seminario e in numerose altre attività, durante i vari incarichi che padre Tasca ha ricoperto nell’ordine dei Frati minori conventuali, fino a esserne anche ministro generale. La Chiesa diocesana accompagna con la preghiera questo nuovo e impegnativo incarico a cui è chiamato dal Santo Padre».
Anche il sindaco di Camposampiero Katia Maccarrone ha voluto esprimere al neo-eletto arcivescovo gli auguri della comunità civile: «Siamo orgogliosi di averti avuto fra noi anche in quest’ultimo anno presso i nostri Santuari Antoniani, che ti hanno visto Guardiano di questo convento, oltre che come giovanissimo studente all’inizio della tua vocazione. A nome dei cittadini di Camposampiero, che hanno sempre apprezzato la tua figura di altro profilo, ma allo stesso tempo vicina alla nostra popolazione, ti auguro ogni bene in questo nuovo ruolo di grande responsabilità pastorale».
Nella lettera del Superiore Provinciale dei Frati Francescani conventuali del Nord Italia che annuncia la nomina si dice tra l’altro: «La notizia è per noi e per la nostra Provincia religiosa motivo di onore e di orgoglio”, commenta il vicario provinciale del frati Francescani conventuali del Nord Italia padre Roberto Brandinelli. “Siamo grati al Santo Padre che ha pensato al nostro confratello per la guida di una Chiesa particolare di lunghissima tradizione cristiana come quella genovese. Nondimeno, accompagniamo con la preghiera fra Marco in questo tempo di preparazione all’assunzione del nuovo incarico. Posso assicurarvi che la sua obbedienza alla Santa Madre Chiesa è umile, generosa, e trepidante nello stesso tempo, perché consapevole della responsabilità che il servizio comporta».