Dopo 34 giorni di guerra i negoziati fra Russia e Ucraina sembrano fare passi avanti significativi. Le incoraggianti notizie arrivano da Istanbul, dove il presidente turco Erdogan ha fatto sedere attorno a un tavolo i negoziatori russi e ucraini. La Russia definisce i colloqui “sostanziali” (parole del capo della delegazione Vladimir Medinski) e mostra la sua buona volontà con un annuncio da parte del vice ministro della Difesa, Alexander Fomin: "Poiché i negoziati per un accordo sulla neutralità e lo status non nucleare dell'Ucraina stanno entrando in una dimensione pratica (...), è stato deciso, al fine di aumentare la fiducia, di ridurre drasticamente l'attività militare in direzione di Kiev e Chernihiv”.
I negoziatori ucraini hanno presentato delle proposte al tavolo dei colloqui di Istanbul. Saranno comunicate a breve al presidente russo Putin e sarà data una risposta all’Ucraina.Secondo quanto riporta il Financial Times, la Russia avrebbe aperto all'ipotesi dell'ingresso dell'Ucraina nell'Unione europea, in cambio di una neutralità a livello militare."Per quanto riguarda un incontro dei due presidenti, abbiamo detto fin dall'inizio che sarà possibile quando ci sarà un accordo (...) L'incontro potrebbe essere multilaterale, con la partecipazione degli Stati garanti", ha affermato il capo della delegazione russa.
Se il sistema di garanzie per la sicurezza dell'Ucraina, proposto alla Russia, dovesse "funzionare", il governo di Kiev accetterebbe lo status di "neutralità". Lo ha dichiarato il capo della delegazione ucraina, David Arakhmia, al termine dei colloqui a Istanbul. Con la neutralità, ha precisato il negoziatore, non ci sarebbero basi straniere in Ucraina.
"Sono stati raggiunti un consenso e un'intesa comune su alcune questioni”, ha annunciato il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, commentando l'esito dei negoziati. "Come abbiamo sempre sottolineato, le questioni più importanti sono il cessate il fuoco ed aprire la strada a una pace duratura", ha aggiunto.
Prima dell’incontro fra le due delegazioni il presidente turco Erdogan aveva chiesto di "stabilire un cessate il fuoco perché la pace prima possibile sarà un vantaggio per tutti”. "Siamo entrati in una fase”, - ha ribadito, “in cui è necessario ottenere risultati concreti dai negoziati”. La Turchia, Paese membro della NATO, ospita il dialogo perché mantiene stretti rapporti con entrambe le parti in causa. Nelle scorse settimane Erdogan aveva detto che la Turchia potrebbe essere il luogo ideale per far incontrare Putin e Zelensky.