Si definisce “una figlia orgogliosa del profondo Sud” Stacey Abrams, la donna di cui in cui queste ore si sta parlando in tutti gli Stati Uniti. Stacey Abrams, 44 anni, ha vinto le primarie del partito democratico e a novembre tenterà di diventare governatore della Georgia. Se riuscirà nell’impresa, Abrams sarà la prima donna afroamericana a guidare uno stato americano. Nel suo caso si tratterebbe di un’impresa doppia, proprio perché andrebbe a governare uno Stato del profondo Sud, conquistato da Trump nelle elezioni presidenziali del 2016.
Nelle primarie del partito democratico Stacey Abrams ha battuto Stacey Evans. Il suo sfidante repubblicano sarò deciso in un ballottaggio il prossimo luglio. Si giocheranno la nomination Casey Cagle e Brian Kemp.
Originaria del Mississippi, Stacey Abrams è figlia di una coppia di ministri della Chiesa metodista. Cresciuta in Georgia, ha studiato legge all’Università del Texas e a Yale. Abrams è stata eletta per la prima volta alla Camera dei rappresentanti della Georgia nel 2006 e da allora è stata considerata un astro nascente dell’ala progressista del partito democratico. Alla Convention democratica del 2016 tenne un discorso sulle disuguaglianze economiche e fu una convinta sostenitrice di Hillary Clinton. Stacey Abrams è anche una scrittrice. Scrisse il suo primo romanzo quando studiava legge, poi ne ha scritti altri otto firmandosi Selena Montgomery.
La campagna elettorale di Stacey Abrams è molto orientata a sinistra. Chiede un maggiore controllo sula vendita di armi, aiuti economici per le famiglie più povere e auspica la depenalizzazione della marijuana. Scelta rischiosa in uno Stato di tendenza conservatrice, dove la vittoria si costruisce pescando voti anche nell’elettorato centrista. Tuttavia i cambiamenti demografici della Georgia (dove sono in crescita neri, ispanici e asiatici) potrebbero erodere la base elettorale dei repubblicani, inoltre in questa fase gli elettori giovani e progressisti si sentono galvanizzati. Per Abrams sarà importante conquistare anche il voto delle donne. In Georgia nel 2016 7 donne bianche su 10 hanno voltato le spalle a Hillary Clinton per dare il loro voto a Trump.