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mercoledì 25 giugno 2025
 
Teatro
 

Il Piccolo spalanca le porte per accogliere tutti gli spettatori e farsi comunità

06/06/2025  Presentata la nuova stagione del Piccolo Teatro di Milano: tredici produzioni, otto coproduzioni, quattro prime assolute e trentasei spettacoli ospiti. Inoltre con "Piccolo aperto" iniziative per giovani, spettatori con disabilità, con spettacoli inclusivi

Con la stagione 2025/2026, il Piccolo Teatro di Milano entra a gamba tesa in un nuovo triennio, che culminerà nel 2027 con l’ottantesimo anniversario della fondazione dell’istituzione teatrale milanese. Se negli anni precedenti il focus era stato posto sul linguaggio teatrale, quest’anno il mirino si stringe ancora di più sulla grammatica fondativa del fare teatro: le relazioni. “Complemento di relazione” è infatti il titolo d’apertura della nuova stagione, che si propone di indagare le intercapedini tra pubblico e operatori teatrali, tra loro e noi, tra il tu e l’io. Un’analisi logica dei complementi che instaurano e consolidano le relazioni, o che ne minano alla base la funzione comunitaria.

L’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi, in un breve intervento d’apertura, sottolinea come quest’anno l’impegno dello Stabile milanese sia quello di farsi agorà, di coprire un ruolo sociale di aggregazione, di diffusione. «Ci piace pensare che a ogni chiusura di sipario nei nostri tre teatri si apra un sipario in altri luoghi, anche lontani dal centro della città»  chiosa Piergaetano Marchetti, storico presidente dello Stabile milanese.

“Un teatro d’arte per tutti”, proclamavano Strehler e Grassi all’apertura del Piccolo, nel lontano 1947. E la riflessione di Lanfranco Li Cauli, nominato lo scorso dicembre nuovo direttore generale, parte proprio dall’identificazione di questi “tutti” che oggi compongono le sale e le file del teatro italiano: non solo, quindi, gli abbonati e gli abitué, ma anche tutti i giovani che non hanno mai avuto accesso alle sale, le persone con disabilità e anche il grande pubblico internazionale che popola Milano durante i periodi festivi o che stanzia nella città meneghina per studio o lavoro. “Piccolo Aperto” è infatti la grande iniziativa della prossima stagione, sempre in accordo al tema della stagione: creare un teatro aperto, inclusivo e accessibile, che porga l’orecchio alle esigenze di tutti, attraverso audiodescrizioni, touch tour, sovratitoli non solo per ospitalità ma anche per produzioni e coproduzioni, traduzioni in LIS, materiali semplificati e un sito web maggiormente accessibile. L’essere comunità e parte di una comunità è infatti il fulcro della ricerca artistica: «Attraverso le relazioni nascono nuclei comunitari sotto le più varie forme: dalla coppia, alla famiglia, alle reti d’affetto e infine alla città»  dice Claudio Longhi, direttore artistico.

Nuovi, quindi, gli artisti associati, tra i quali si annoverano Davide Carnevali, Marta Cuscunà, Marco D’Agostin, Anne Teresa De Keersmaeker, Daria Deflorian, Davide Enia, FC Bergman, Niccolò Fettarappa, Lino Guanciale, Caroline Guiela Nguyen, lacasadargilla, Parini Secondo, Tiago Rodrigues, Sotterraneo, Łukasz Twarkowski.

Ma la grande novità è anche un ritorno alla contaminazione dei linguaggi, soprattutto con quello della scienza: scienziati associati come Amalia Ercoli Finzi, Alberto Mantovani, Telmo Pievani, ed Ersilia Vaudo collaboreranno a stretto giro con gli artisti per una divulgazione scientifica qualificata e libera.

Tredici produzioni, otto coproduzioni, quattro prime assolute e trentasei spettacoli ospiti: questa è la mappa entro cui orientarsi, a cui va aggiunto il ritorno del Festival Presente Indicativo dal 14 al 30 maggio prossimo, oltre ai numerosi appuntamenti fuori scena che, come di consuetudine, prevedono l’incontro ravvicinato tra pubblico e artisti, teatro, città, scuole e quartieri.

Tra le produzioni, molte saranno le riproposte da stagioni precedenti, in omaggio al pubblico più affezionato e agli spettacoli più acclamati. Su tutti, l’Arlecchino di Goldoni e Strehler, nella ripresa di Stefano de Luca.

Il Piccolo prenderà parte anche all’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026 con un mese di programmazione speciale dedicata all’evento, durante il quale verranno rappresentati due spettacoli che celebrano l’incontro tra sport, cultura e spettacolo.

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