Sono già passati due anni da quando, il 15 agosto del 2021, i talebani sono entrati a Kabul e hanno preso il potere. La situazione in cui versa l'Afghanistan è nota a tutti: la crisi economica si è accentuata, la povertà è aumentata e i servizi essenziali sono andati sempre più scarseggiando, complici le conseguenze di una guerra che dura da ben 22 anni. Sebbene anche le forze internazionali si siano date alla fuga dopo il rovesciamento del regime, qualcuno che resiste ancora c'è: si tratta di Emergency, che è rimasta nel Paese per lavorare e assistere i feriti nonostante l'escalation di violenze.
Presente nello Stato dal 1999 con due ospedali chirurgici (a Kabul e Lashkar-gah), un centro chirurgico e pediatrico e un centro di maternità (entrambi ad Anabah) e una rete di 42 posti di primo soccorso, l'Ong ha bisogno di fondi per continuare a offrire il suo prezioso aiuto. Ed è per questo motivo che, per il quarto anno consecutivo, l'impresa sociale Ishkar lancia un'iniziativa che coinvolge 13 fotografi di fama mondiale: vendere online gli scatti di questi professionisti per sostenere gli ospedali afghani di Emergency.
Fino al 26 settembre sarà possibile acquistare, sul sito www.ishkar.com, le opere di maestri pluripremiati quali Steve McCurry e Lorenzo Tugnoli, oltre che di Andrew Quilty, Matthieu Paley, Solmaz Daryani, Farshad Usyan, Oriane Zerah, Nariman El-Mofty, Kalpesh Lathirga, Andrea Bruce, Alixandra Fazzina, Juliette Cassidy e Rena Effendi. «Mi vengono in mente poche organizzazioni umanitarie come Emergency in Afghanistan che abbiano operato così ininterrottamente», ha commentato proprio McCurry. «Quando molti sono fuggiti dal Paese, l'Organizzazione ha raddoppiato il proprio impegno nella cura degli afghani».
Ogni stampa d'autore (in totale sono 17) è disponibile in diversi formati al prezzo di 85 sterline (circa 99 euro) ed è firmata con una certificazione che ne attesta l'autenticità. Acquistarne una non significa semplicemente accaparrarsi un bellissimo scatto, bensì dare il proprio contributo a una missione umanitaria: una foto può, letteralmente, contribuire a salvare delle vite.
(Foto sopra: "Smell the flowers" di Oriane Zerah)