Una scomoda terapia. Così Mario Paolini, pedagogista, musicoterapeuta e formatore - fratello di Marco (l’attore de “Il racconto del Vajont e di “Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute”) - definisce, nella sua introduzione scritta per l’occasione, lo spettacolo “Stelle di memoria – dall’Aktion T4 alla storia della Risiera di San Sabba verso nuove costellazioni” che andrà in scena domenica 26 gennaio, a Trieste a cura dei ragazzi di “Oltre quella Sedia”, associazione di promozione sociale nata per offrire alle persone con disabilità intellettive un'opportunità concreta di integrazione. Una performance teatrale che vede impegnati i giovani attori nel racconto della Memoria. Un momento di riflessione in cui la loro disabilità si farà strumento di narrazione.
Trieste è tristemente famosa per aver ospitato, suo malgrado, l’unico campo di sterminio nazista in territorio italiano, la Risiera di San Sabba, appunto. Uno stabilimento di pilatura del riso trasformato poi in un campo di sterminio con tanto di forno crematorio, del quale oggi rimane solo una traccia. Un luogo sacro alla memoria delle migliaia di deportati che lì hanno perso la vita per la barbarie di un’ideologia. Un luogo nel quale i ragazzi di Oltre quella Sedia si sono recati per osservare, per capire, immedesimarsi e per girare alcuni video che poi faranno parte del loro spettacolo. Una preparazione curata nei minimi dettagli, leggendo libri e guardando documentari, in particolare quello sull’“Aktion T4”, il programma nazista di eutanasia che, sotto responsabilità medica, prevedeva in Germania la soppressione di persone affette da malattie genetiche inguaribili e da portatori di handicap mentali, cioè delle cosiddette "vite indegne di essere ".
«Il messaggio che vogliamo veicolare attraverso questo spettacolo» ci racconta Marco Tortul, responsabile di Oltre quella Sedia, e regista dello spettacolo, insieme a Stefano Pincin «è che ciascuno di noi è una stella. Ognuno, nel buio delle situazioni della vita, può accendersi per illuminare con la propria storia, proprio quel buio. Condividere la memoria, dello sterminio nazista così come di ogni singola vita, è l’unico modo per mantenerla viva. Avremmo desiderato poter mettere in scena il nostro spettacolo proprio negli ambienti della Risiera, ma è un luogo particolarmente sacro e non ci è stato concesso… speriamo, più avanti, di poter usufruire dei locali dell’attigua Sala Conferenze per poter condividere alcuni video girati nel corso dello spettacolo con chi non riuscirà a partecipare. I ragazzi hanno preso consapevolezza di ciò che l’Aktion T4 è stato, fino ad affermare “allora sono fortunato ad essere nato in questi anni”». Lo spettacolo sarà replicabile nelle scuole e nelle realtà che ne faranno richiesta, non solo a Trieste ma anche sul territorio nazionale. Appuntamento, quindi, domenica 26 gennaio a Trieste alle ore 11.30 presso il Teatro di Roiano, via dei Moreri 22.