Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
lunedì 09 settembre 2024
 
dossier
 

Chi è Giuseppe Ottaviani, il campione centenario che ha incantato Sanremo

10/02/2016  Ha scoperto l'agonismo a settant'anni, ma la sua vera molla non solo nello sport è la curiosità.

Giuseppe Ottaviani, classe 1916, dal 9 febbraio 2016 è una star nazionalpopolare, ma nel mondo dei  Master, lo sport over qualche cosa, dai 35 in su, quando la parabola atletica scende e si decide di continuare a gareggiare, “Peppe” è una leggenda da un pezzo. Per molti il Master è la naturale prosecuzione dell’agonismo di gioventù: era così per Ottavio Missoni che amava dire: “Gareggio nella categoria M85, ma io preferisco dire Under 90 mi fa sentire più giovane”. Peppe invece ha scoperto le gare a 70 anni.

E ora dà lezioni ai giovani, non solo per come gareggia e vince a un soffio dal centesimo compleanno (due titoli italiani nel 2015, 10 mondiali nel 2014). Ma anche perché è stato più volte ospite dell’Università di Urbino, dove è stato persino oggetto di studio per la tesi  di laurea di Simone Carbonari intitolata : “Sport e longevità: un esempio di atleta master Giuseppe Ottaviani”.

Anche per questo e perché a monitorare la sua attività c’è un’equipe dell’università lo scorso 11 dicembre Peppe, il "ragazzo di Sant’Ippolito" è stato chiamato a tenere una lectio magistralis in Aula magna, un’occasione per trasmettere ai ragazzi la sua idea di vita e di mondo, a cominciare dall’autoironia: “Sicuri di non aver sbagliato persona? Io non so tenere una lezione, posso solo raccontare quello che ho visto e vissuto in quasi cento anni”.

Nato durante la prima guerra Mondiale, ha fatto il militare in Aeronautica e combattuto nella seconda. E la sua molla, ha raccontato quel giorno, è stata fin qui la curiosità: “ Ho visto diffondersi le biciclette, le prime automibili; le prime radio e i primi aerei e sono sempre stato curioso: per questo da qualche anno mi sono comperato un computer e navigo in internet". La curiosità è lo stimolo a sapere e a vivere in modo migliore per te e per la collettivitè... se sei un indifferente che cosa campi a fare? Leggi il giornale, usa il computer per capire, cerca di migliorare il mondo in cui vivi".

Ancor prima che di forma fisica, dunque, Peppe, professore per un giorno, ha parlato di forma mentale, ma riconosce agli antichi la saggezza di aver compreso che corpo e mente funzionano meglio se stanno in forma di pari passo: “Io credo siamo fatti per muoverci non per stare seduti tutto il giorno! Ve lo dice uno che è stato su una sedia da sarto per 50 anni. Lo sport è  salute,  vita, gioia. Certo è anche fatica, sudore, rispetto delle regole e di te stesso; ma questo ti fa una persona migliore. Gli antichi greci che su tante cose erano più avanti di noi oggi ogni quattro anni fermavano anche la guerra per le Olimpiadi. Che grande civiltà sapersi fermare per un periodo di pace, mettere in secondo piano la sete di dominio e di vendetta".

Multimedia
Ezio Bosso: «La musica siamo noi»
Correlati
Ezio Bosso: «La musica siamo noi»
Correlati
Ceresole Reale, benvenuti nella scuola più piccola d'Italia
Correlati
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo