Quando Enrico, per tutti Nino, sentì per la prima volta parlare del coltellino tedesco avrà avuto al massimo cinque anni.
Suo nonno Cesare se lo prese da una parte, lo fece sedere accanto a sé e iniziò a raccontargli quella storia. Non ci volle molto tempo prima di vedere i suoi occhi ancora accesi malgrado la vecchiaia riempirsi di lacrime.
Cesare era appena un bambino in quel lontano gennaio del 1944. C’era la guerra e c’era la fame. Alcuni amici della sua famiglia riportarono la notizia che gli americani erano riusciti a sbarcare ad Anzio. In pochi ci credettero, e quei pochi reagirono con preoccupazione: questo significava che loro, come tutti gli altri abitanti di quella corona di paesi chiamati Castelli romani, se la sarebbero vista brutta, bruttissima. Perché i Castelli Romani sono una meravigliosa terrazza aff acciata sul Tirreno a mezza strada fra Anzio e Roma, e proprio Anzio, in linea d’aria, starà a non più di venti chilometri. Dunque, il loro territorio sarebbe diventato di guerra feroce.
La realtà dimostrò che il loro non era pessimismo...