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domenica 03 novembre 2024
 
 

Stranieri: posto fisso, salario basso

14/02/2012  I giovani immigrati sono meno precari dei coetanei italiani, ma lavorano di più e guadagnano meno

La precarietà sembra solo sfiorare i giovani stranieri che sono inquadrati con contratti più stabili rispetto ai propri coetanei italiani, lavorano di più, ma sono pagati di meno. Sono disposti a lavorare in orari più disagiati (specie di sera), svolgono mansioni non adeguate al proprio titolo di studio (sono cioè sottoinquadrati), sono in prevalenza operai, e se disoccupati trovano lavoro prima. Questi alcuni dei risultati di uno studio condotto dalla Fondazione Moressa che ha confrontato la struttura occupazionale dei giovani stranieri con quelle dei giovani italiani, in età compresa tra i 15 e i 30 anni, nel primo semestre 2011.


La presenza dei giovani stranieri nel mercato del lavoro. In Italia si contano 455mila giovani stranieri occupati e quasi 95mila disoccupati. Questo permette di calcolare un tasso di occupazione giovanile straniero del 44,5%, superiore di gran lunga rispetto a quello dei giovani italiani (32,5%), con una disoccupazione del 17 per cento, decisamente più bassa. Ma nel territorio si evidenziano caratteristiche occupazionali diverse, a causa principalmente della crisi in atto: in molte delle regioni del Nord e in alcune del Centro si registrano livelli di disoccupazione più elevate tra i giovani stranieri che tra i giovani italiani. In Veneto il taso di disoccupazione dei giovan i italiani è del 10,7 mentre tra i coetanei stranieri sale al 19,9%; situazione molto simile nelle Marche dove si tratta di un 12,9% degli italiani e del 22,2% degli stranieri.

La struttura occupazionale dei giovani lavoratori stranieri. I giovani lavoratori stranieri sono inquadrati più degli italiani con contratti di lavoro stabili: su 100, appena 26 hanno un contratto di lavoro atipico (cioè a tempo determinato o di collaborazione), mentre tra gli italiani sono 33. Il contratto a tempo indeterminato è più frequente tra i lavoratori stranieri (64%) rispetto agli italiani (53,3%). L’80 per cento dei giovani stranieri sono operai, il doppio degli italiani, e guadagnano 939 euro netti al mese, 70 in meno dei coetanei italiani. Nella maggior parte dei casi (64,4%) essi ricoprono professioni di media specializzazione, e quasi il 30% professioni non qualificate; inoltre gli stranieri mostrano un livello di scolarizzazione più basso (il 48,3% di essi ha al massimo la licenza media). In media gli stranieri disoccupati rimangono senza lavoro per un anno (12,3 mesi), cinque in mesi in meno rispetto agli italiani (17,3 mesi).
La provenienza. Quasi un terzo dei giovani occupati stranieri è rumeno, seguono albanesi (16,6%), marocchini (6,1%) e moldavi (3,5%). 

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