Cresce la presenza degli alunni stranieri nelle scuole italiane, e la maggior parte di essi è nato in Italia. Secondo il rapporto “Alunni con cittadinanza italiana per l'anno scolastico 2014/2015”, stilato da Ministero dell'Istruzione e Fondazione Ismu si è passati da 196.414 alunni nell'a.s. 2001/02 (2,2% della popolazione complessiva) agli 814.187 dell'a.s. 2014/2015 (9,2% del totale). Gli iscritti stranieri fra il 2009/10 e il 2014/15 sono cresciuti del 20,9%, a fronte di una diminuzione pari al -2,7% fra gli italiani (da 8.283.493 a 8.058.397 unità) e di un decremento del -0,9 % della popolazione scolastica complessiva Nell’a.s. 2014/15 sono 291.782 gli alunni stranieri iscritti alle scuole primarie (10,4% del totale), 187.357 gli studenti nella scuola secondaria di secondo grado (7% del totale), 167.068 gli allievi nelle secondarie di primo grado (9,6%) e infine 167.980 i bambini nelle scuole dell’infanzia (10,2%).
I più numerosi sono gli alunni con cittadinanza romena (157.153), seguiti da albanesi (108.331) e marocchini
(101.584). A distanza troviamo il gruppo degli alunni di origine cinese
(41.707) e filippina (26.132). I tunisini si concentrano soprattutto a
Trapani (con ben 13 volte la percentuale di presenza rilevata in Italia)
e a Ragusa (10 volte), i cinesi a Prato (9 volte); gli ucraini nelle
province campane (oltre 7 volte a Caserta e quasi 7 a Napoli), 5 volte
ad Avellino e Salerno), gli indiani nelle province di Mantova e Cremona
(6 volte). Il gruppo degli alunni con cittadinanza non italiana nati in
Italia continua ad aumentare nella scuola dell’infanzia: sono nati in
Italia l’84,8% dei bambini figli di immigrati. La regione con più
alunni stranieri nati in Italia è la Lombardia (122.153). A livello
provinciale, al primo posto c’è la provincia di Milano (80.333), seguita
da quelle di Roma (61.172), Torino (37.920) e Brescia (32.678). Se si
considera l’incidenza percentuale degli alunni stranieri, Prato (21,6
cni ogni 100 alunni) e Piacenza (20,9 ogni 100 alunni). A livello di
comuni quello in cui è maggiore l’incidenza degli alunni stranieri è
Baranzate (Milano), 53,4% del totale degli alunni. Poi ci sono Santa
Croce sull'Arno (Pisa) con il 35,5% e un altro comune dell'hinterland
milanese, Pioltello con il 31,3%. In tutti e tre i casi si tratta
soprattutto di ragazzi stranieri nati in Italia e solo poche decine sono
quelli arrivati qui per la prima volta.
Sono 2.855 le scuole con il 30% e oltre di alunni stranieri (il 5,1% del
totale delle istituzioni scolastiche italiane) e 569 (1%) le cosiddette
scuole a maggioranza straniera. Brescia è il comune con più scuole a
maggioranza straniera,(15% del totale delle scuole), seguito da Prato
(11%).
Per quanto riguarda il rendimento scolastico il divario tra
italiani e stranieri è elevato in tutti gli ordini di scuola,
soprattutto nelle secondarie di secondo grado. Gli alunni ripetenti si
trovano principalmente nei primi anni di corso e le quote maggiori di
ripetenze si rilevano al Sud e nelle Isole. La maggior parte degli
iscritti preferisce gli istituti tecnici (38,5%) ma aumentano le
iscrizioni nei licei (24,5%).
Crescono i minori stranieri non accompagnati. In base agli ultimi dati disponibili del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (dicembre 2015) sono 11.921, di cui solo 550
femmine. I dati mostrano una maggiore concentrazione dei minori soli
nelle regioni maggiormente esposte al fenomeno degli arrivi via mare e in quelle in cui sono presenti grandi città. Tra le principali regioni di accoglienza: Sicilia (4.109), Calabria (1.126), Puglia (1.102). La Lombardia è ancora la regione con il maggior numero di alunni stranieri, superando le 200mila
presenze, seguita da Emilia Romagna e Veneto (oltre 90mila alunni
stranieri), Lazio e Piemonte (oltre 70mila).