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martedì 08 ottobre 2024
 
 

Strega, scommettiamo su Sorrentino?

21/04/2010  E' uscita la lista dei 12 concorrenti al premio. La previsione di Famiglia Cristiana.

Torna, puntuale come anno, il Premio Strega, lo storico premio letterario, legato al famoso liquore, con ogni probabilità il più prestigioso del nostro Paese. E' stata intanto presentata la lista dei 12 finalisti, fra le molte candidature pervenute alla commissione, e la curiosità è - come sempre - molto forte.

Chi sono dunque i magnifici 12? Silvia Avallone con Acciaio (Rizzoli), Angela Bubba con  La casa (Elliot), Barbara Garlaschelli con Non ti voglio vicino (Frassinelli), Beatrice Masini con Bambini nel bosco (Fanucci), Rosa Matteucci con Tutta mio padre (Bompiani), Sebastiano Mondadori con Un anno fa domani (InstarLibri), Raul Montanari con Strane cose, domani (Baldini Castoldi Dalai), Matteo Nucci con Sono comuni le cose degli amici (Ponte alle Grazie), Lorenzo Pavolini con Accanto alla tigre (Fandango), Antonio Pennacchi con Canale Mussolini (Mondadori), Francesco Recami con Prenditi cura di me (Sellerio), Paolo Sorrentino con Hanno tutti ragione (Feltrinelli).

Naturalmente non sono mancate le polemiche che, in questa occasione, hanno preso la forma del lamento dei piccoli editori, vittime - a loro dire - dello strapotere dei grandi. Un dato interessante è il cospicuo gruppetto di esordienti. Dopo l'exploit di Paolo Giordano, tutti sognano di ripetere il miracolo. Fra gli autori al debutto, forse è Accaio di Silvia Avallone il più accredittato a giocarsi la partita fino all'ultimo, anche per la forte investitura e l'altrettanto forte sostegno della Rizzoli. Interessante rilevare che Rosa Matteucci si è candidata da sola, cioè senza il diretto sostegno della casa editrice, avvalendosi, come da regolamento, dell'indicazione di due Amici della domenica (così si chiamano i giurati dello Strega).

Ma se dovessimo esprimere una previsione, per quel che può valere, non esiteremmo a scommettere su Paolo Sorrentino, regista di Le conseguenze dell'amore e Il divo, qui al suo esordio letterario. Perché? Per il suo Hanno tutti ragione è complessivamente un buon libro. Perché il nome è comunque di primo piano. Perché Feltrinelli non vince da un po'... e anche questo, si sa conta. Una nuova puntata, appena uscirà la cinquina.

 
 
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