La nostra crociera pellegrinaggio organizzata in occasione dei 90 anni di Famiglia Cristiana ha portato i nostri piedi a calcare le suole delle nostre scarpe sui luoghi santi degli ultimi giorni di vita di san Paolo, a cui è dedicato questo tempo di grazia. È bello pensare che abbiamo iniziato dalla fine. Il luogo della sepoltura di san Paolo, la Basilica di San Paolo Fuori Le Mura, situata sulla via Ostiense, è stata la nostra prima tappa dopo essere sbarcati alle 8 a Civitavecchia dalla MSC Lirica, la nave che ci fa ripercorrere via acqua la straordinaria avventura umana e spirituale dell’Apostolo delle genti. Trasportati dal porto a Roma da 4 bus, accompagnati dalle bravissime guide, ci è stata illustrato che la tomba di Paolo si trova dove probabilmente era stata originariamente sepolta, cioè nei cimiteri che sorgevano lungo le vie consolari di Roma Caput mundi. Ci siamo poi spostati nel quartier generale spirituale della Famiglia Paolina a Roma, cioè il santuario Maria Regina degli Apostoli, voluto dal beato Giacomo Alberione, di cui ne è il fondatore, in esecuzione a un voto fatto durante la II Guerra Mondiale. Qui, accolti dal parroco, don Gerardo Curto, abbiamo celebrato la Messa, presieduta dal cardinal Gianfranco Ravasi, editorialista e grande amico di Famiglia Cristiana, che ha evidenziato nella sua omelia la grande importanza delle figure di secondo piano nella Storia della salvezza. Infine, prima di tornare in nave, siamo andati al luogo del martirio di Paolo, le Tre Fontane, un terreno sulla via Laurentina su cui insistono tre chiese: la chiesa monastica dei padri trappisti, quella di S. Maria in Scala Coeli e la chiesa del Martirio, con le colonne sorte sul punto in cui la tradizione narra che sia rimbalzata la testa di san Paolo dopo la decapitazione, su cui sarebbero sorte altrettante fonti di acqua.
Il giorno 16 saremo a Messina, per una visita al santuario di Tindari, su cui vi daremo notizie domani.
La pace del Signore riposi su tutti voi, cari lettori.
Don Stefano Stimamiglio