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domenica 18 maggio 2025
 
papa
 

"Sul lavoro non tarpiamo le ali ai giovani"

23/05/2015  Le accorate parole di Francesco sulla disoccupazione giovanile nell'udienza generale alle Acli per i 70' anni di attività. No allo smantellamento del Welfare e sostegno al reddito di inclusione sociale proposto dall'Alleanza contro la povertà.

"L'estendersi della precarietà, del lavoro nero e del ricatto malavitoso fa sperimentare, soprattutto tra le giovani generazioni, che la mancanza di lavoro toglie dignità, impedisce la pienezza della vita umana e reclama una risposta sollecita e vigorosa". Così papa Francesco durante l'udienza alle Acli, in occasione dei settant'anni di attività.  Le parole del pontefice hanno toccato soprattutto il dramma della disoccupazione giovanile, che nel nostro Paese è al 43 per cento: "Non possiamo tarpare le ali a quanti, in particolare giovani, hanno tanto da dare con la loro intelligenza e capacità; essi vanno liberati dai pesi che li opprimono e impediscono loro di entrare a pieno diritto e quanto prima nel mondo del lavoro". 

Il pontefice della Evangelii Gaudium si è poi soffermato sui problemi legati allo smantellamento del Welfare. Il Welfare, ha detto Francesco, “non è un costo, significa infrastruttura, significa sviluppo. E' una importante battaglia culturale quella di considerare il Welfare una infrastruttura dello sviluppo e non un costo". Il papa ha poi sostenuto l'efficacia del provvedimento che comincia ad affermarsi nel dibattito politico per arginare la povertà: il reddito di inclusione sociale: "La proposta di un sostegno non solo economico alle persone al di sotto della soglia di povertà assoluta, che anche in Italia sono aumentate negli ultimi anni, può portare benefici a tutta la società", ha detto chiaro e forte, approvando in pieno il progetto dell'Allenza contro la povertà, il forum composto da Acli, Ac, sindacati, Terzo settore e Confcooperative, che ha proposto un progetto di inclusione sociale al Governo.

Infine Francesco si è ricollegato alla Laborem Exercens di Giovanni Paolo II per sottolineare come il lavoro sia connaturato con l'uomo non solo economicamente e socialmente, ma anche teologicamente. "Vi invito a realizzare un sogno che vola più in alto. Dobbiamo far sì che, attraverso il lavoro, il 'lavoro libero, creativo, partecipativo e solidale”. L'essere umano "esprima ed accresca la dignità della propria vita", ha concluso il papa, citando un passo della sua Evangelii gaudium. 

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