Più che The Voice of Italy
sarebbe più corretto chiamarlo The Voice of suor Cristina. Senza di lei e il
suo coach J-Ax, “Il diavolo e l'acqua santa”, come li hanno chiamati,
difficilmente il talent show di Raidue avrebbe decollato riscuotendo tanta
attenzione e un'eco mediatica internazionale con numerosi giornalisti stranieri
accorsi a Milano per seguire la finalissima. Gli studi Rai di via Mecenate
sembrano il Maracanà di Rio quando giocava Pelè: basta che suor Cristina tocchi
palla e il pubblico esplode.
La nuova Sister Act italiana ha 25 anni, viene da
Ragusa ed è di poche parole. «Ringrazio chi sta lassù», dice appena incassata
la vittoria. Poi invita tutti a recitare il Padre Nostro «per ringraziare il
mio sposo». Suor Agata, la superiora che la segue come un'ombra, apre le
braccia e inizia a pregare. Accanto a lei, la mamma, papà Biagio e il fratello
Salvatore arrivati direttamente dalla Sicilia. Ogni volta che la “loro”
Cristina canta scattano in piedi e iniziano ad applaudire a ritmo di musica.
Ora per la giovane Orsolina inizia una nuova vita: un contratto di esclusiva
con la casa discografica Universal Music e una celebrità da gestire. Lei non ci
pensa e a notte fonda, sorridente e rilassata, taglia corto: «Ci penserà la
Provvidenza e mi aiuteranno i miei superiori. Non sono sola».
Una finale nella finale è
quella che si gioca sui social network, in particolare su Twitter. A metà
serata arriva il tweet del cardinale Ravasi che cita Cassiodoro: «Se
commettiamo ingiustizia, Dio ci lascerà senza musica». E in pochi minuti
l'hashtag #cardRavasi, assieme a #SuorCristina e #TheVoiceFinale, diventa un
trend.
Ora manca il tweet di papa Francesco, commenta ironico qualcuno. «Magari
arrivasse una telefonata», scherza suor Agata. E papà Biagio commenta
divertito: «Con tutto quel che ha da fare il Papa, non credo abbia tempo per
noi».
J-Ax e suor Cristina. Foto Ansa.
La serata finale è anche
l'occasione per i quattro concorrenti di presentare il loro brano inedito. Suor
Cristiana presenta un danzereccio “Lungo la riva” «perché Gesù, nel Vangelo,
passava spesso lungo la riva per chiamare i discepoli e predicare», spiega. Su
Twitter qualcuno azzarda ed esagera un po': “Sarà il brano dell'estate 2014”.
La gara entra nel vivo, il
verdetto arriverà dal televoto. Per il team di Noemi c'è una 18enne salentina,
Giorgia Pino, che ha una voce vibrante, molto black. La Raffa nazionale
risponde con una grande hit di Michael Jackson, Smooth Criminal, che Tommaso
Pini interpreta con un po' di fiatone verso la fine. Un agghiacciante Nessun
Dorma portato in scena da Giacomo Voli fa rivoltare nella tomba il grande
Puccini.
Infine, ecco suor Cristina. Canta Beatiful that way, della colonna
sonora del film La vita è bella ed è passione allo stato puro, energia, grande
personalità. «Quando canta trasmette molta grinta», dicono dal pubblico. E le
consorelle che l'accompagnano chiosano: «Se uno ha un dono e un talento è
giusto che lo doni agli altri. Gesù non toglie nulla!».
Su suor Cristina arriva la
benedizione della Carrà che quando si esibisce sul palco sembra che abbia la
stessa età della giovane sorella: «Cristina è nata per stare sul palcoscenico,
ha la musica e la danza nel sangue», dice. Applausi.
Il verdetto del televoto arriva
molto dopo la mezzanotte. Porta in trionfo suor Cristina con il 62 per cento di
voti.
«Con questa percentuale è la vera alternativa a Matteo Renzi», ironizza
qualcuno su Twitter. Scorrono i titoli di coda. «Suor Cristina», dice Piero
Pelù che si presenta indossando un improbabile scamiciato candido, «in questi
mesi è stata brava anche a gestire lo stress per tutto quello che di lei è
stato detto». E J-Ax confessa: «Il clamore mediatico ha spezzato me. Non oso
immaginare cosa possa essere stato per una suora venticinquenne». Poi la dedica
finale del coach che l'ha seguita e lanciata: «Spero che tu possa cambiare le
cose e dare un esempio importante, e lo dico da ateo».