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lunedì 17 novembre 2025
 
 

La mobilitazione continua

16/07/2013  Cancellare la partecipazione italiana al programma sugli F-35 e affrontare le vere priorità: creazione di occupazione, investimenti sull’istruzione pubblica, sostegno alle famiglie. Questa la posizione dei promotori della Campagna.

«Un passo insufficiente, ma che quantomeno ha impegnato il Governo a non procedere a nessuna fase di ulteriore acquisizione senza un nuovo passaggio parlamentare». Questo il netto giudizio dei promotori di “Taglia le ali alle armi”, la campgna promossa da Rete Italiana per il Disarmo, Sbilanciamoci! e Tavola della Pace forte del sostegno di 80 mila firme, e dell’adesione di 650 associazioni e 60 Enti locali.

«Riteniamo importante», continua il comunicato della Campagna, «che il Parlamento si sia espresso nel merito e dopo il successivo e grave pronunciamento del Consiglio Supremo di Difesa che sembra disconoscere le prerogative del Parlamento in questa materia, il voto di oggi al Senato assume una particolare importanza.

"Taglia le ali alle armi" resta ferma sulla sua richiesta: «Cancellare la partecipazione italiana al programma di realizzazione degli F-35». Posizione, scrive, condivisa «insieme alle migliaia di cittadini che in pochi giorni si sono mobilitati per sottoscrivere l'appello (firmato anche da personaggi come Roberto Saviano, Umberto Veronesi, Cecilia Strada, Gad Lerner, Riccardo Iacona, Chiara Ingrao, don Luigi Ciotti).

I promotori della Campagna insistono sulla necessità di una vera inversione di rotta: «Considerando il particolare momento di crisi economica e sociale che sta interessando il Paese, è urgente razionalizzare la spesa pubblica e investire le scarse risorse disponibili per affrontare le vere priorità: creazione di occupazione, investimenti sull’istruzione pubblica, sostegno sociale alle famiglie e messa in sicurezza del nostro territorio.

La rete di associazioni ribadisce anche la richiesta di «far partire senza indugio e in maniera ufficiale una Commissione d’Indagine per verificare gli impegni contrattuali già intercorsi e i relativi costi e per raccogliere dati dettagliati sull’impatto occupazionale effettivo degli accordi sinora siglati.

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