È un mosaico di volti e di percorsi quello composto dalle ordinazioni di sabato 7 giugno, in Duomo alle 9, a Milano. L’arcivescovo, il cardinale Angelo Scola, ordina 25 nuovi sacerdoti della Diocesi ambrosiana , tutti con vissuti molto diversi, ma un’unica chiamata. Il più anziano è Marco Frediani, 54 anni di Milano, prima operaio in fabbrica, poi assistente sociale e monaco camaldolese. Il più giovane è Fancesco Solinas, 24 anni di Busto Arsizio; lui al sacerdozio ci ha pensato sin da piccolo e subito dopo la maturità è entrato in Seminario. Ma nel gruppo dei futuri sacerdoti ci sono anche un ex grafico e disegnatore (Patrizio Croci, 53 anni, di Parabiago), un ex specializzando in ortopedia (Alberto Frigerio, 34 anni, di Carate Brianza), un ex bancario (Luca Rampini, 29 anni, di Pogliano Milanese), un ex ferroviere (Fabio Riva, 30 anni di Origgio).
Patrizio Croci
Patrizio Croci, classe 1961, è, insieme a Frediani, il senior della classe, ma il fatto di essere entrato tardi in Seminario non gli ha mai creato problemi. «Dopo una prima fase di conoscenza nei primi anni, con i miei compagni ci siamo sempre aiutati a vicenda: io un po’ nella correzione fraterna e loro nello studio - racconta -. I rapporti sono sempre stati schietti e sinceri, per questo anche in Seminario tutti mi vogliono un gran bene e mi chiamano “zio”». A 15 anni inizia a lavorare come operaio in una azienda di calzature, ma, data la vena artistica, parallelamente si iscrive a un corso serale di grafico pubblicitario. «Allora trovai subito un impiego in un’azienda grafica - racconta -, così pian piano mi sono specializzato nell’illustrazione naturalistica, che mi ha portato ad esercitare la libera professione. Quando ho lasciato nel 2006 per entrare in Seminario, avevo moltissime richieste di lavoro».
Anche Attilio Borghetti, 42 anni, di Rho prima di scegliere il sacerdozio ha esercitato per stette anni la professione di avvocato in uno studio milanese di diritto del lavoro. ««La mia è quella che si definiva una volta una vocazione adulta. Io dico che è una vocazione che è venuta al momento giusto. Ho fatto una vita normalissima, come quella di qualsiasi ragazzo. Chiesa, oratorio, università; in quel periodo mi sono anche un po’ allontanato. Messa la domenica e niente più. Mi sono reso conto, poi però, che quello che facevo, pur facendolo bene, non mi bastava più».
Simone Maggioni
Tra i 25 ordinati, medici, architetti e un ex assessore di Castello Brianza, Simone Maggioni, 33 anni, che in paese è noto non solo per la sua scelta di vita, ma per avere rivestito ruoli importanti nella vita civile, prima come presidente della Biblioteca, quindi come assessore alla cultura. «Quando mi fu chiesto di impegnarmi nella civica amministrazione del mio piccolo Comune, da sempre abituato a prestare volontariamente la mia opera in parrocchia, non esitai e accettai la proposta - continua -. Mi appassionai sempre più in questa avventura che ho sempre concepito nell’ottica del servizio». Dopo quasi mezzo secolo Castello Brianza avrà un prete. «Sono entrato in Seminario all’età di 28 anni, dopo un cammino lungo di discernimento, anche se fin dalle scuole medie avevo cominciato a pensare a una mia possibile consacrazione». Chierichetto sin da piccolo, questo gli permise di affiancare il parroco fino alla sua morte avvenuta il Giovedì santo, 9 aprile 1998, sull’altare. «Accadde davanti ai miei occhi e fu per me un segno grande; custodisco gelosamente nel cuore le ultime parole che mi disse poco prima dell’inizio di quella celebrazione durante la quale fu chiamato poi alla casa del Padre».
Dopo la cerimonia di sabato, i preti novelli si metteranno al servizio
delle comunità parrocchiali che sono state loro assegnata già ad ottobre
e dove rimarranno per altri cinque anni seguendo il motto che hanno
scelto “Come io ho amato voi (Gv 13,34).
La celebrazione di sabato trasmessa in diretta su
www.chiesadimilano.it, Telenova2 (canale 664), Radio Mater. Radio
Marconi trasmetterà l’Omelia dell’Arcivescovo lunedì 9 giugno alle 19.