Molti cittadini, complice una comunicazione poco chiara in materia fiscale e di tributi sulla casa, pensano che la Tasi abbia sostituito l'Imu. In realtà, la cosidetta Tasi, che sta per Tassa sui servizi indivisibili, si aggiunge all'Imu. Anzi: la Tasi è, insieme con l'Imu e con la Tari, una delle tre componenti della Iuc, l'Imposta unica comunale. La Tasi serve per finanziare la cira del verde, la sicurezza, l'illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade. Anche per questo l'Anci, l'Associazione nazionale dei comuni italiani, saluta con favore l'istituzione di un'imposta unica a base immobiliare, rilanciata da autorevoli fonti governative, «perché i Comuni sono stati le prime vittime dell'incertezza che ha caratterizzato i tributi comunali nel triennio 2012-2014».
Intanto le associazioni dei cionsumatori lanciano l'allarme sulla stangata per i cittadini che arriverà entro fine anno con il nuovo sistema di tassazione sulla casa e sui rifiuti. Adusbef e Federconsumatori calcolano che, in media, per Tasi e Tari le famiglie dovranno sborsare 142 euro per la Tari (una rata) e 231 per la Tasi, per un totale di 373 euro. Va peggio nelle città capoluogo di Regione, dove per la Tari (una rata) l'esborso medio sarà di 180 euro e per la Tasi 409, per un totale di 589 euro. «Quel che è inaccettabile è che tale imposizione colpisce soprattutto le famiglie a basso reddito. Una situazione insostenibile, che abbatterà ulteriormente il potere di acquisto delle famiglie, con gravi effetti sull'intera economia: dall'andamento dei consumi, già in forte contrazione, a quello gravissimo dell'occupazione».
Per quanto riguarda la confusione che si è creata tra Tasi e Imu, l'Anci fa notare che «quando si compara Tasi a Imu si fa una operazione non corretta, perchè spesso la Tasi viene paragonata alla cosidetta "mini Imu". Bisogna invece compararla all'Imu intera del 2012». E a questo punto si comprende, secondo l'Associazione dei comuni italiani, che la Tasi costa meno ai cittadini dal momento che l'Imu 2012 aveva come aliquota il 4 per mille, alzata in alcuni comuni. Oggi l'aliquota massima della Tasi è il 3,3 per mille.
In ogni caso il conto alla rovescia per il pagamento Tasi, la nuova tassa sulla casa che serve a finanziare i servizi comunali, è scattato. Nella maggior parte dei comuni bisognerà pagare la nuova imposta entro il 16 ottobre e solo per chi abita nelle 659 amministrazioni municipali che non hanno deliberato le aliquote l'appuntamento è rinviato al 16 dicembre. La base imponibile Tasi è la stessa dell'Imu. Si parte dunque dalla rendita catastale, la si rivaluta del 5% e si moltiplica il risultato per il coefficiente che varia in base al tipo di immobile (160 per le abitazioni). Su questo valore si applica l'aliquota comunale, con le eventuali detrazioni. Il consiglio è quello di rintracciare la delibera comunale per vedere aliquote ed eventuali esenzioni, quindi fare il calcolo con alcuni siti che su Internet facilitano di molto l'adempimento (ad esempio www.amministrazioni.comunali.it).