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giovedì 27 marzo 2025
 
 

No Tav, veglia per l'attivista in coma

27/02/2012  Braccato dai carabinieri in cima a un traliccio, Luca Abbà, leader del movimento No Tav, è precipitato e ora è ricoverato in gravi condizioni. Veglia dei "Cattolici per la Valle".

Luca Abbà, 37 anni, attivista del movimento No Tav, è ricoverato in gravissime condizioni al CTO di Torino, dopo essere rimasto folgorato dall'alta tensione ed essere precipitato questa mattina da un traliccio alto dieci metri sul quale si era arrampicato durante le operazioni di sgombero, in Val Clarea. Mezz'ora prima, verso le 8 di lunedì 27 febbraio, un'ordinanza del Prefetto ha dato il via (con un'ordinanza che ne stabilisce l'urgenza) ai lavori per l'allargamento del cantiere per il cunicolo esplorativo della Maddalena di Chiomonte. All'interno dell'area, in Val Clarea, una ventina di attivisti del movimento No Tav cercavano di opporsi alle forze dell'ordine che procedevano con le operazioni di sgombero dell'area, in particolare della baita costruita mesi fa dai No Tav.

"Sono pronto ad appendermi ai fili della corrente se non la smettete"

Particolare singolare. È stato lo stesso Luca Abbà, durante una diretta radiofonica con radio blackout a raccontare i momenti che hanno preceduto l'incidente. "Sono arrivato ora, c'è un dispiegamento di poliziotti. Io mi sono arrampicato sul traliccio di fronte alla baita; sono sfuggito ai controlli e mi sto arrampicando. Ma i carabinieri si stanno attrezzando con le corde per venirmi a prendere". Abbà si rivolge direttamente ai "cacciatori": "Sono pronto e disponibile ad appendermi ai fili della corrente se non la smettete, ok?". Poi chiude il collegamento: "Adesso attacco perché sta salendo un cacciatore e devo difendermi". Qualche istante dopo la tragedia. Luca Abbà rimane folgorato (alcune ricostruzioni sostengono che sarebbe stata la ricetrasmittente con cui comunicava con altri attivisti No Tav a far da ponte con la corrente elettrica), precipitando al suolo da una decina di metri.


Sul posto è intervenuto l'elisoccorso del 118 che, dopo le prime cure, verso le 9.45, caricava a bordo il ferito per trasportarlo al Cto di Torino. Le prime valutazioni dei sanitari parlano di "sospetta lesione interna con versamento, vasta emorragia interna, probabili fratture di sterno e costole, ustioni di secondo grado". Le condizioni quindi sono gravissime. Verso mezzogiorno, il responsabile del pronto soccorso del Cto ha riferito che Luca Abbà nella caduta ha riportato un trauma cranico con una piccola compressione celebrale e un trauma toracico. Ha diverse fratture alle costole, la decima vertebra dorsale fratturata e una contusione renale destra. È stato sedato e intubato. Ha qualche ustione sul corpo ma solo nelle prossime ore si potranno capire i danni interni che potrebbero essere stati provocati dalla folgorazione. Il prossimo bollettino dell'ospedale é previsto intorno alle 18.30.


Veglia dei cattolici per la valle al Cto

L'accesso alla Val Clarea da Giaglione è chiuso da un posto di blocco delle forze dell'ordine. E un centinaio di No Tav stazionano in una piazza del paese per stabilire cosa fare. Lunedì 27 febbraio, alle 21, si è svolta una fiaccolata da Giaglione alla baita. La tensione sale di ora in ora e i No Tav hanno bloccato la Statale 25, la Provinciale 24 a Bussoleno e l'autostrada del Frejus a Chianocco. Intanto il gruppo dei "Cattolici per la valle" ha dato appuntamento, sempre nella serata di lunedì 27 febbraio, dalle 20 in poi, davanti all'ospedale CTO di Torino, per una veglia "a staffetta": un modo per essere vicini a Luca Abbà, ricoverato in coma farmacologico. E su Facebook annunciano che porteranno uno striscione, volantini e bandiere e consigliano "di portarsi una sedia o una sdraio piccola, una coperta, té, caffè, panini per poter passare lì la notte; e di vestirsi bene perchè la notte sarà lunga e fredda..."


La Procura apre un'indagine

La Procura della Repubblica di Torino ha aperto un'inchiesta sull'incidente nel quale è rimasto ferito Luca Abbà, caduto da un traliccio dell'alta tensione sul quale era salito per protestare contro l'allargamento del cantiere della Tav Torino-Lione, in Val Susa. In Val Susa, intanto - si è saputo - arriverà il pm Giuseppe Ferrando, della stessa Procura di Torino, per le indagini sull'incidente nel quale é rimasto coinvolto Abbà. Plano: "Sospendere i lavori alla Maddalena" Con una lettera inviata al prefetto di Torino, Alberto Di Pace il presidente della Comunità montana Valsusa e Val Sangone, Sandro Plano ha chiesto la sospensione dei lavori di ampliamento in corso nei pressi del cantiere della Maddalena. "Preso atto dell'incidente avvenuto questa mattina presso il cantiere della Maddalena e del clima di tensione che si sta creando in Valsusa - scrive Plano - si chiede la sospensione delle operazioni in corso"

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