Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
lunedì 09 settembre 2024
 
Fiction
 

Brava maestra televisione

22/03/2014  Va registrata una nuova, positiva tendenza delle fiction dei canali generalisti: si punta non solo sull'evasione, ma anche sull'impegno e la qualità. Ha cominciato la Rai, ma ora anche Mediaset manda segnali in questa direzione.

La televisione offre sempre nuovi spunti a chi voglia parlarne male. Per dirne una, ha molto deluso, nonostante le buone premesse, Giass di Antonio Ricci con Paolo e Luca. Questa volta, però, dobbiamo registrare un fatto positivo: la tendenza a produrre e trasmettere fiction di qualità e impegnate, capaci sì di intrattenere, utilizzando i volti noti e amati del grande pubblico, ma anche di affrontare temi seri, di valore sociale. E scusate se è poco. Anche perché non va dimenticato che le fiction sono oggi, con tutta probabilità, il prodotto culturale più popolare in assoluto.

Che la Tv pubblica si faccia interprete di tale "conversione all'impegno e alla qualità" non dovrebbe sorprendere, anche se la storia sta a dimostrare che la "missione" di servizio della Rai non sempre è stata assecondata adeguatamente. La presidente, Anna Maria Tarantola, e la direttrice di Rai Fiction, Eleonora Andreatta hanno esplicitamente e consapevolmente teorizzato questa svolta (in un altro articolo potete leggere l'intervista di Famiglia Cristiana alla Andreatta in cui annunciò la nuova linea editoriale).

Ecco allora serie come Braccialetti rossi, Don Diana, Non è mai troppo tardi sul maestro Manzi... Prodotti - si badi bene - che non si risolvono in lezioni noiose e astratte, ma che, al contrario, sanno intrattenere, commuovere, appassionare e coinvolgere il pubblico, mentre trasmettono contenuti di valore. Insomma, impegno più qualità.

Ancor più sigjnficativo è che tale tendenza sia stata abbracciata anche dal polo privato della nostra televisione, cioè Mediaset. Una serie come Le mani dentro la città, in cui si tematizza la penetrazione della 'ndrangheta al Nord, testimonia una volontà in parte forse inedita di misurarsi con le questioni sociali, di stabilire un dialogo con i telespettatori attorno a contenuti diversi dai soliti prodotti d'evasione e fuori dalla realtà.

Resta da verificare se, soprattutto per Mediaset, si tratta di un fenomeno estemporaneo, o se verrà invece ulteriormente rafforzato e consolidato, come noi auspichiamo. Gli ottimi risultati di audience ottenuti da queste serie dovrebbero incoraggiare i direttori di rete a proseguire, nella convizione che ascolti, qualità e impegno non sono concetti incompatibili. Anzi...

 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo