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giovedì 19 settembre 2024
 
venti di guerra
 

Tensione sempre alta per l'Ucraina

26/01/2022  Gli Stati Uniti minacciano sanzioni contro Putin mentre la diplomazia lavora per raffreddare la crisi. La Russia esclude una invasione imminente e diversi esperti sembrano escludere questa possibilità

Fra Occidente e Russia continua il braccio di ferro sull’Ucraina. Americani e britannici insistono sulla possibilità di una invasione russa imminente, mentre Mosca, per voce del ministro della Difesa, Alexei Reznikov, afferma che al momento una minaccia di invasione russa "non esiste”, ma precisa che per il futuro rimangono "scenari rischiosi".

La Russia ha ammassato vicino al confine con l’Ucraina circa 100 mila uomini e il presidente russo Vladimir Putin ha minacciato "appropriate misure di ritorsione tecnico-militare" se quello che chiama l'approccio aggressivo dell'Occidente continua.

Questo “approccio aggressivo” riguarda il ruolo della Nato ai confini della Russia. La Russia nelle scorse settimane ha parlato di un "momento della verità" nel riformulare il suo rapporto con la Nato: "Per noi è assolutamente obbligatorio garantire che l'Ucraina non diventi mai e poi mai un membro della Nato", ha affermato il viceministro degli Esteri Sergei Ryabkov.

Visto i numero di uomini ammassati alla frontiera e considerate le dimensioni dell’Ucraina resta però improbabile e non credibile l’ipotesi di un’invasione russa. Lo pensano diversi esperti di intelligence e di strategie militari, che giudicano impossibile un’azione militare su larga scala, anche nel caso di un eventuale sostegno dalla Bielorussia, coinvolta in questi giorni in esercitazioni militari.

Washington continua a portare avanti colloqui con i leader europei e con la Nato. L’Alleanza Atlantica “invierà alla fine di questa settimana una proposta scritta” alla Russia per "trovare una via di uscita" dalla crisi. Intanto emerge un diverso approccio alla crisi da parte degli Stati Uniti e di alcuni partner europei. Washington ha chiarito quali saranno le sanzioni destinate a portare un duro colpo all'economia di Mosca se osasse varcare i confini dell'Ucraina: comprese quelle che potrebbero colpire personalmente Vladimir Putin. La minaccia è arrivata nella serata di martedì da parte del presidente americano Joe Biden.Rispondendo alle domande dei giornalisti martedì, Biden ha risposto "sì" quando gli è stato chiesto se poteva vedersi imporre sanzioni al presidente russo personalmente in caso di invasione.Una tale mossa attraverso il confine dell'Ucraina significherebbe "enormi conseguenze in tutto il mondo" e potrebbe equivalere alla "più grande invasione dalla seconda guerra mondiale", ha affermato. Mercoledì il ministro degli Esteri britannico Liz Truss ha fatto eco alle parole di Biden, dicendo al programma Today della BBC che il governo "non ha escluso nulla" - comprese le sanzioni contro il leader russo - e ha affermato che il Regno Unito sta cercando di "rafforzare" le sue sanzioni contro le persone, banche e imprese. "L'importante è che tutti i nostri alleati facciano lo stesso. È attraverso un'azione collettiva. Mostrando a Putin che siamo uniti, aiuteremo a scoraggiare un'incursione russa", ha aggiunto.

Gli Stati Uniti  sembrano comprendere i timori europei soprattutto per gli approvvigionamenti di gas russo, da cui dipendono per il 40 per cento  del loro fabbisogno. Per questo hanno fatto sapere che stanno mettendo a punto con gli alleati piani di emergenza per compensare un'eventuale riduzione delle esportazioni di Mosca guardando a varie aree del mondo, dall'Africa settentrionale al Medio Oriente, dall'Asia agli stessi Stati Uniti.

Intanto il presidente francese Emmanuel Macron proporrà a quello russo Vladimir Putin "un percorso di de-escalation" sulla situazione ucraina. I due leader si parleranno al telefono venerdì. Per quanto riguarda il ruolo dell’Italia, il ministro degli esteri Luigi Di Maio ha dichiarato:”Continueremo ad adoperarci per sostenere l'integrità territoriale e la sovranità dell'Ucraina e a coordinarci con i nostri partner e alleati per assicurare una risposta ferma, coesa e proporzionata ad ogni eventuale violazione".

 
 
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