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Teresa, la beata analfabeta che chiamava la Madonna «Mamma»

19/08/2016  Le opere della beata Teresa Manganiello sono semplici, mai segnate da prodigi, ma solo da una forte devozione alla Madonna. Una vita dedicata a poveri e bisognosi

I biografi di Teresa Manganiello dicono che era una giovane donna dai lunghi capelli castano chiari, «bella di aspetto, sorridente e affabile con tutti, parlava con soavità e mitezza». Undicesima di dodici figli, nacque il primo gennaio 1849 a Montefusco (allora capitale del Principato ultra, oggi provincia di Avellino), in un’antica casa colonica dove ‹fin da piccolina aiutava i genitori sia nei lavori di casa sia nei campi. Come tanti bambini delle campagne del Sud di quell’epoca non frequentò nessuna scuola. Ancora adolescente manifestò il desiderio di dedicare la sua vita al Signore e, a 21 anni, attratta dall’ideale francescano, volle entrare nel Terz’ordine che era stato appena istituito a Montefusco dal sacerdote cappuccino Lodovico Acernese.

Nel 1873, Teresa Manganiello fu ricevuta in udienza privata da papa Pio IX che contribuì, con la sua benedizione, a sostenere il suo progetto di fondare una Congregazione unica. Ma Teresa non poté mai vedere realizzato il suo sogno, perché pochi anni dopo morì, a soli 27 anni.

Cinque anni dopo la sua morte, padre Acernese fondò la Congregazione delle Suore francescane immacolatine ed essa fu considerata madre spirituale e pietra angolare di questa istituzione religiosa. Per lei i bisognosi, i malati, gli orfani erano immagini di Dio e personifi‹cazioni del dolore e del sangue di Gesù sulla croce, per cui cercava di soccorrere tutti. In particolare, si dedicò ai carcerati della terribile prigione di Montefusco. La cosa che colpisce nel cammino di questa contadina dell’Irpinia verso la santità è la semplicità delle sue opere, mai straordinarie, mai segnate da profezie o prodigi, ma solo da una forte devozione alla Madonna, che chiamava con dolcezza «Mamma mia, mamma cara, mamma immacolata», e da una vita di penitenze.

A 100 anni dalla sua morte, nel 1976, le suore della Congregazione avviarono la causa di beatificazione, un processo che si chiuse nell’arcidiocesi di Benevento il 29 settembre 1991. Gli atti furono approvati dalla Santa Sede il 12 dicembre 1992.

Il 22 maggio 2010 Teresa Manganiello è stata dichiarata beata.
Nel periodo tra la Prima e la Seconda guerra mondiale le Francescane immacolatine si diffusero in varie regioni e nel 1950 aprirono le loro prime missioni in Brasile. Oggi le suore si dedicano all’istruzione e all’educazione cristiana della gioventù e alla cura degli orfani.

(In testa: un'immagine dalla fiction Rai su Teresa)

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